Scritta da: Ilaria Daolio
Resta chi non teme il freddo dei miei inverni.
Composta domenica 12 gennaio 2014
Resta chi non teme il freddo dei miei inverni.
Entrò silenziosamente nella sua vita, è rimasto lì, in disparte ad osservarla senza perderla di vista. Lei se ne accorse e nonostante avesse nel cuore un gran frastuono, sentiva il suo silenzio.
Sei l'esatto contrario di ciò che credevo tu fossi. Eri così credibile da illudermi, ma la tua voglia di illudere era talmente straripante che inavvertitamente vi sei inciampato, e così il tuo bell'involucro è rotolato via come un guscio vuoto al vento. E di te cos'è rimasto? È rimasto solamente il nulla che eri.
Sono le minuzie a provocare quell'onda d'urto che sconvolge i sensi e travolge ogni singolo millimetro di te.
È da quella metaforica morte che lei rinacque.
Perché è in quella follia che trovo la mia energia.
La persona sincera è colei che ti porge anche la sua anima e non solo la sua mano.
A me non interessa andar in alto e toccare il cielo, a me interessa andar oltre, oltre la pelle, per toccare il cuore e sfiorare l'anima.
È con piccoli passi che si raggiunge un grande sogno.
I viaggi più importanti li ho sempre affrontati da sola, perché mai dovrei aver paura della solitudine?