Scritta da: Federica Senna
I poveri ti guardano come un essere umano perché conoscono la vita.
dal libro "A sud di nessun nord. Storie di una vita sepolta" di Charles Bukowski
I poveri ti guardano come un essere umano perché conoscono la vita.
"Ma io non voglio andare fra i matti", osservò Alice.
"Bè, non hai altra scelta", disse il Gatto "Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta."
"Come lo sai che sono matta?" Disse Alice.
"Per forza," disse il Gatto: "altrimenti non saresti venuta qui."
Di solito Alice si dava degli ottimi consigli, però poi li seguiva raramente.
Se viceversa così fosse, potrebbe essere; e se così non fosse, sarebbe; ma dato che non è, non si dà.
Sarebbe stato meraviglioso e struggente poter dire che lo amava alla follia, ma anche falso: dalla prima volta che l'aveva visto aveva subito saputo che di un tipo del genere non ci si innamora.
Se al masochismo c'era un limite, lei non l'aveva ancora scoperto.
Se le dicesse che la luna è una lampadina al neon, lei gli crederebbe.
Immagino che le teorie dovrebbero essere il risultato di un buon lavoro di ricerca, non il punto di partenza.
La vita non procede in modo lineare, e posso assicurarvi che è sempre stato così. Fatti lontanissimi, apparentemente disgiunti, possono essere in realtà profondamente connessi.
La vita le aveva insegnato presto che le cose brutte accadono anche quando c'è luce.