Scritta da: Isabel De Santis
Senza decoro. Nessuna rima. Non ho valori se non i chiodi delle mie voglie. La vita è una e sappilo: i moralisti non muoiono felici.
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Senza decoro. Nessuna rima. Non ho valori se non i chiodi delle mie voglie. La vita è una e sappilo: i moralisti non muoiono felici.
Indosso bene la mia anima. Con ferocia e disumana dedizione.
C'è nel buio più di quel che si vede. C'è in me, una voliera di farfalle carnivore.
Ho dimora in un altrove da inventare.
Dove vanno a finire i pensieri, una volta che hanno cessato di sgocciolare nel cuore? Tu mi chiamerai ricordo, io cicatrice.
Questo silenzio è una cosa lieve, rispetto alla carne che tace mentre cade deturpata dai desideri. Queste mani sono leggere rispetto al tocco di un amore stuprato. Questo cuore però, in travaglio perenne è la forza che non ho per ammazzare me nel grido di un'alba di qualcun altro.
Dio fece il mondo. Io creo Inferni. I miei.
Mi vedrai qui, al fianco della mia vita, ad aspettare te che fai ritorno, là dove lo spazio si fa due mani che dovevano prendersi.
Non ho parole. Ho tremori di sangue intinti d'inchiostro. Nero.
Mi cercano sotto le vesti ma loro non sanno che la donna che vivo sta sopra la pelle, fuori dalle ossa e trema. Trema sempre. Sempre.