Scritta da: Jean-Paul Malfatti
Colui che si nutre solo dei suoi pensieri e di quelli del mondo attorno a sé, facilmente finisce col vivere nell'orgoglio e nella presunzione di sé.
Composta giovedì 25 dicembre 2003
Colui che si nutre solo dei suoi pensieri e di quelli del mondo attorno a sé, facilmente finisce col vivere nell'orgoglio e nella presunzione di sé.
L'insulto è l'arma degli idioti; l'orgoglio è quella dei poveri di cuore; il sarcasmo, la preferita dei poveri di mente. Sembrano delle armi furbe e sceme, ma non sono poche le volte in cui riescono a distruggere i sogni e l'autostima altrui.
Passano le stagioni, la Pasqua è appena finita... ma la vita continua con il suo fascino, la sua incertezza e le sue sfide, ma il coraggio della fede nella speranza in giorni migliori ci fa più forti e decisi per il futuro.
Ci sono delle occasioni in cui mi permetto di vedere il mondo da un altro punto di vista, da una prospettiva differente che possa stimolare nuove idee, intuizioni e scoperte, soprattutto quando quelle vecchie non mi soddisfano più.
Il non giudicare è sempre la migliore precauzione, ma se hai bisogno di farlo, prova a giudicare gli errori degli altri con la stessa indulgenza con cui giudichi i tuoi.
Secondo me, tutti abbiamo la libertà ed il diritto di giudicare tizio, caio o sempronio, ma prima di farlo dobbiamo esaminare i nostri criteri di giudizio e riconoscere limiti ed errori, a volte intenzionali, di conoscenza e di giudizio. Il giudicare è un fenomeno umano molto delicato. Continuamente noi esprimiamo dei giudizi e valutiamo, ma non siamo altrettanto facilmente disposti ad ammetterlo e, soprattutto, ad esserne sottoposti.
Ho la sindrome di Peter Pan, allo specchio mi vedo come un Bianconeve ed ancora credo a Babbo Natale e alla Befana. Senza sogni e fantasia la vita è piatta e le favole mi aiutano a respirare l'aria fritta del quotidiano.
L'amore non ha sesso, né età, né religione, né paese, né distanza, né tantomeno razza o colore... è universale e poliglotta, si trova ovunque e parla la lingua del cuore.
Sorrido a chi mi sta di fronte, sorrido a chi mi guarda, sorrido a te, sorrido alla vita, sorrido a me stesso!
Purtroppo certi capitoli della storia, dipendendo da chi, come, dove o quando furono scritti, sono in realtà semplici sbagli o favole quasi reali che a volte riescono a illudere e ingannare anche il cervello dei più attenti dei maestri e ricercatori, ribaltando o stravolgendo i fatti.