Scritta da: dolce bimba
La grandezza fugge chi la cerca e segue chi la fugge.
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La grandezza fugge chi la cerca e segue chi la fugge.
In una donna di classe non è l'abito a vestirla, ma è lei che veste l'abito.
Ho amato, ho lottato, ho sperato, ho perso. Ma sono ancora in piedi e continuo a salire le scale della vita. Mentre fiere difendo ciò che sono e le persone che amo! Sempre e comunque.
Ho imparato così bene a rialzarmi che cadere non mi fa più paura. E non solo! La paura di cadere non mi trattiene più. Adesso posso scegliere di andarmene anche da dove mi fa male andarmene se credo che non sia più meritata la mia presenza. Ora posso farlo, posso permettermelo perché sono sicura che resterò comunque in piedi.
Meglio avere paura che fingere di non averne.
Molti di noi si tengono tutto dentro, diventando involucri di dispiaceri e ferite. Non cambiano modi e atteggiamenti, non cambiano pensieri, non eliminano paura, per le realtà che li circonda. Molti di noi si accontenta di guardare la vita da un vetro appannato invece di viverla al meglio. Si accontentano di coprire invece di ricucire e guarire. Si accontentano di tornare indietro, voltare le spalle e convivere con i loro dispiaceri, insoddisfazioni, incompletezze. Ma io vi dico; che tutti possiamo rinascere e abbandonare i nostri vecchi e retrocedi pensieri, convinzioni e appropriarci di cosa vogliamo essere davvero, di cosa vogliamo davvero. Andando avanti, risanando le ferite, e apprezzando a pieno cosa la vita potrà e saprà offrirci.
Io non mi arrendo continuerò a lottare per quella magica parolina chiama "felicità". Continuerò a combattere per quella gioia chiamata "Sogni". Continuerò anche dopo quando sfinita, stanca sarò senza forza. Continuerò perché sono così, perché ho capito che chi non lotta, chi non si rialza anche se fa male è gia morto dentro "!"
Certe volte viviamo delle situazioni più grandi di noi e non sapendo cosa fare ci chiudiamo a riccio, senza reagire alziamo altre barriere alle nostre barriere. Sigilliamo il nostro cuore per non soffrire perché delusi da situazioni che non sappiamo gestire "ci isoliamo" nella malinconia; annullando la vita senza accorgerci che il tempo scorre inesorabile. Vorremmo parlare e dire ciò che ci ferisce, ciò che è rinchiuso, sigillato dietro le finestre della nostra anima. Vorremmo abbandonare lontano quello che ci ha fatto male, "quello che ci fa star male"... ma tacciamo quasi sempre perché la vita è complicata e non sempre quello che vorremmo dire verrebbe capito, da chi ci ascolta. E non sempre chi ci ascolta saprebbe vedere oltre le nostre parole!
Tra ferite e cicatrici sono ancora qui a combattere per il domani. Sono ancora qui senza lamentarmi, tra paure e delusioni, tra silenzi e indifferenza riesco ancora a guardare oltre a questa tristezza che mi assale, per questa realtà che mi devasta il cuore. Ma voglio trarre forza, dalle mie sconfitte, dalle mie cadute e tornare a sorridere, voglio scacciare questo velo che mi appanna l'anima, "voglio e devo" perché se non provo e non affronto le mie paure, le mie amarezze, le mie debolezze rimarrò sempre in bilico, in un vuoto sospeso tra amarezza e insicurezza.
Sì, ho sentito la paura, la paura di diventare come loro.