Dove non si può amare, bisogna passare oltre.
Composta giovedì 21 febbraio 2013
dal libro "Così parlò Zarathustra" di Friedrich Wilhelm Nietzsche
Dove non si può amare, bisogna passare oltre.
La razionalità è una questione noiosa.
È molto più prudente pensare male di tutti finché, naturalmente, si scopre che una persona è buona, ma oggigiorno ciò richiede un'infinita serie di indagini.
Gli errori fatali della vita non sono dovuti all'irragionevolezza di un uomo: un momento irragionevole può essere il migliore. Sono dovuti alla parte razionale di un uomo.
Sì come il mangiare senza voglia fia dannoso alla salute, così lo studio senza desiderio guasta la memoria e non ritien cosa che la pigli.
Beh, chiunque può sopportare un dolore tranne chi ce l'ha.
Quando ci sembra di non pensare a niente, in realtà noi pensiamo a quello che ci sta a cuore.
L'amore è una specie di forza di gravità: invisibile e universale, come quella fisica. Inevitabilmente il nostro cuore, i nostri occhi, le nostre parole, senza che ce ne rendiamo conto vanno a finire lì, su ciò che amiamo, come la mela con la gravità.
Dietro esistenze sublimi, c'è sempre qualcosa di tragico. Occorrono grandi tribolazioni perché possa sbocciare un piccolissimo fiore.
Se si sbaglia ad allacciare il primo bottone di una camicia di conseguenza si sbaglieranno tutti gli altri. Gli altri però non saranno errori, ma solo la logica conseguenza del primo bottone sbagliato.
"Ce ne sono milioni meglio di lui!"
"Ce ne sono milioni anche meglio di me. Comunque io non conosco quelli meglio di lui e non posso consumar la mia vita ad aspettar di conoscerli. E poi se dovessimo cercare la perfezione in un uomo, si amerebbero i santi. I santi son morti e io non vado a letto col calendario".