Scritta da: Livia Cassemiro
Hermann Hesse è stato una vittima del suo vissuto, per giustificarlo la sua dialettica ne trasse belle scuse, ma non le risposte.
Composta lunedì 23 agosto 2010
Hermann Hesse è stato una vittima del suo vissuto, per giustificarlo la sua dialettica ne trasse belle scuse, ma non le risposte.
Se la solidarietà si vendesse in un banco di mercato, sarebbe perennemente in offerta.
Per lo più delle volte la legge più che strumento di giustizia è macchina di tortura, dove i boia scambiano ruoli con i cecchini per puro divertimento.
Ogni bene che fai, riempie di beni il tuo sacco... Ogni male che fai può anche riempire tuo sacco, ma svuota te stesso.
Portare il pane e la coperta al povero, è omaggiare a Dio.
L'amore ci fa da guida finché percorre la strada della felicità, cambiata strada, l'amore va alla ricerca di sé.
Solo nel mondo umano si infrangono le regole facilmente, eppure l'amore che crediamo sia solo umano va infranto con la stessa facilità. O che sono monotoni gli altri esseri o siamo noi quelli confusi.
La tv è l'annientamento delle menti deboli; oggetto di critica dalle menti forti, strumento dei forti e mantenuta dagli astuti.
Le più grandi battaglie sono quelle interiore, le più grandi vittorie sono sempre quelle, Ma la vittoria che conta è la realizzazione del sé.
Né mente, né cuore. Dentro di me desidero solo silenzio.