Due anni dalla prima volta che ci siamo visti. Due anni fa, due giri intorno al sole, stavo attraversando la mensa con il mio ukulele, quando fui catturata da un paio d'occhi che mi fissavano, i tuoi, atterriti all'idea che potessi farti la serenata. E anche se passai attorno al tuo tavolo e andai a cantare per qualcun altro, mi lasciai dietro qualcosa: il mio cuore. Allora non lo sapevi. Forse neanch'io lo sapevo. Che ne hai fatto Leo? Hai avuto cura del mio cuore? O lo hai scombinato?
Ha a che fare con l'idea che ci sia più onore nel toccare che nell'uccidere. Per esempio, fai parte di una tribù e sei un guerra con un'altra tribù. Se uccidi un nemico, è un grande onore per te. Se all'epoca avessero avuto trofei, probabilmente avresti vinto il più grosso. Ma c'era un onore più grande, che durava per sempre. Se volevi conquistarlo, non dovevi uccidere il guerriero nemico. Dovevi prenderlo alle spalle e toccarlo - per esempio posndogli la punta della lancia su una scapola - e poi scappare. Per tutta la vita avresti potuto raccontare la storia di quanto eri stato coraggioso ad avvicinarti al nemico senza torcegli un capello. Si chiama counting group... saresti diventato una leggenda.
La bellezza non era il tradimento che lui aeva immaginato; era piuttosto una terra inesplorata dove si potevano commettere mille errori fatali, un paradiso selvaggio e indifferente senza nulla che indicasse la presenza del male e del bene.
Creava deliberatamente quelle lunghe note liquide e pure, per dire che la bellezza non significava nulla perché veniva dalla disperazion, e alla fin fine non aveva nulla da spartire con la disperazione perché la disperazione non era bella, e quindi la bellezza era un orrida ironia?
"Che ora è?" Come se i minuti potessero dircelo. Come se Arnold potesse alzare lo sguardo sull'orologio in cima alla sede del "Lenape" e leggere: hai solo 15 minuti prima che ti trovino. Come se il tempo di Charlie non fosse per sempre bloccato nell'istante in cui Grace se n'è andata. Come se uno sciame mordace di minuti non aspettasse Betty Lou fuori dalla porta. Come se l'amore non bastasse a scandire tutto il tempo necessario agli Huffelmeyer.
"Quando le creature delle stelle piangono,, non spargono lacrime ma luce". Non avevo mai monete perché, non appena me ne capitava una per le mani, la lanciavo sul marciapiede affinché qualcuno la trovasse. Cos'è successo a quella Stargirl? Spargere. Luce. Le lacrime non si infrangono. La luce si. Le consegnai la piuma. La regalò a un uomo che portava a spasso il cane. Pesce d'aprile! E così sono di nuovo io, Leo. Grazie all'esempio di una bambina di cinque anni.
Oggi, per la seconda volta, sono entrata in bici nel cimitero. Era quasi buoio. Quell'ulomo, Charlie, non c'era. Ho percorso i vialetti tortuosi. Chiaro di luna e lapidi. Ho avuto una visione. Ero nel cimitero del mio passato. Sotto ogni lapide giaceva un ricordo, un giorno scomparso. Qui giace il giorno del Deserto Incantato. Qui giace il giorno che Seguimmo La Signora Al Centro Commerciale e C'inventammo La storia Della Sua Vita. Qui giace il giorno che Ci Toccammo I Mignoli Per La Prima Volta, Il Segnale Segreto D'amore Di Stargirl E Leo. Ogni notte giaccio in un cimitero di ricordi. Il chiaro di luna mi tesse attorno un sudario.
Rimasi incantato dal mondo della musica rock... i cantanti potevano urlare parlando del bene e del male, autoproclamandosi angeli e diavoli, e i mortali si alzavano e applaudivano. A volte sembravano incarnazioni della follia pura. Tuttavia era abbagliante, da un punto di vista tecnologico, la complessità della loro performance: era barbara e cerebrale in un modo che, pensavo, il mondo del passato non aveva mai visto. Naturalmente quel delirio era una metafora. Nessuno di loror credeva agli angeli e ai diavoli, anche se ne assumevano la parte alla perfezione. Solo gli interpreti della antica commedia italiana sapevano essere altrettanto sconvolgenti e inventivi e lubrichi. Eppure erano incredibilmente nuovi gli estremi in cui portavano la brutalità e la sfida, e il modo in cui venivano abbracciati dal mondo, tanto dai più ricchi come dai più poveri. E poi c'era qualcosa di vampiresco nella musica rock. Doveva apparire sovrannaturale anche a coloro che al sovrannaturale non credevano. Alludo al fatto che l'elettricità poteva protrarre una nota all'infinito, al modo in cui era possibile sovrapporre armonia ad armonia fino a quando ti sentivi dissolvere nel suono. Era eloquente quella musica. Il mondo non l'aveva mai posseduta in nessuna forma.