Scritta da: Luca Englaro
in Frasi & Aforismi (Saggezza)
Che cosa è mai la gloria se non la somma dei malintesi raccolti intorno a un grande nome?
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Che cosa è mai la gloria se non la somma dei malintesi raccolti intorno a un grande nome?
Se nelle società del passato la felicità consisteva nel sapersi uniformare ai propri doveri, la nuova retorica sociale pone l'accento sul fatto che la felicità consiste nel sapersi uniformare ai propri desideri, indicazione che fa dell'autostima l'obiettivo principale.
In teoria vi è una perfetta possibilità di felicità: credere all'indistruttibile in noi e non aspirare a raggiungerlo.
Chi pretende dall'altro tutto e rifiuta ogni dovere, non troverà mai la felicità.
Davanti a una prospettiva di felicità permanente e invariata non indietreggerebbero forse tutti, per il terrore di morire di noia?
Chi è felice non si muove.
Per essere felici ci vuole coraggio.
La formula della felicità, fino a questo momento, è consistita nell'eseguire l'operazione consumi fratto desideri. Ma questa è stata una ricetta per il consumismo. Se invece si azzerano i desideri, la felicità tende all'infinito.
La ricerca della felicità è una falsa credenza causa di nevrosi. La felicità si può raggiungere senza attivarsi per farlo. Al contrario, si vive meglio proprio quando si è coinvolti in processi creativi e proiettati all'esterno.
La ricerca della felicità con mezzi diversi dal guadagno materiale è una questione anche politica: bisogna prendere consapevolezza che la ricchezza non aumenta la felicità e neanche un Welfare State la accresce.