Vorrei che l'amore sappia di diamante.
Purtroppo sa di cristallo: fragile in ogni millimetro, trasparente e facile da frantumare.
Troppo delicato per una come me.
Ho paura di romperlo solo toccandolo, osando.
Lo vorrei di diamante; duro, solo graffiato.
Pieno di graffi di litigate e dubbi.
Duro per sapere che niente al mondo potrà separarci.
Sì, come il diamante, perché esso è per sempre.
Il mio cervello si è trasformato in una telecamera, perché il cuore potesse rivedere in qualsiasi momento il più bel film mai girato sulla faccia della Terra.
Quando non possiamo stare con chi vorremmo, ci troviamo a colmare il vuoto con oggetti e pensieri
che prima sarebbero parsi inutili. Il mio cerotto? Un nuovo scaffale che pian piano si abbellisce con libri.
Bisognerebbe impedire alle persone di interpretare i silenzi.
Devo ancora capire se la gente diventa più pazza per i soldi o per l'amore.
Vorrei che tu vivessi con me tra queste quattro mura dipinte con colori smorti per renderli vivi.
Scrivere è spogliarsi di fronte a qualcuno, lasciarsi guardare così, nudi e in piedi, pieni di difetti di carne.
Sapevamo di sogni destinati ad essere dimenticati col tempo.
Con te, ritrarsi, è un delitto.
Sei la mia solitudine che fa rumore.