Scritta da: Luana Donati
È difficilissimo farsi capire da chi non ha intenzione di comprenderti.
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È difficilissimo farsi capire da chi non ha intenzione di comprenderti.
Ho fiducia, fiducia in questa vita che sa essere maledettamente odiosa, ma che riesce a dare quello che si desidera. L'importante sta nel desiderare ardentemente ciò che si vuole! E a me il desiderio non manca.
Ti auguro tutto il tempo che ancora non hai, il tempo per riuscire a sorridere, il tempo per toccare i tuoi sogni, il tempo per amare come solo tu sai fare. Ti auguro di avere tempo per vivere con intensità, come fosse l'ultimo giorno che sarà.
Non bisogna accontentarsi. Chi si accontenta calibra ogni sua scelta, si attiene ad un futuro già scritto sopra un agenda. Accontentarsi è sbagliato, perché chi si accontenta fa solo del male a sé stesso. Altro che bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Noi non ci accontentiamo. Noi vogliamo la bottiglia. E la vogliamo tutta.
Credo di essermi innamorato di te.
Vorrei morire ogni giorno. Morire di te. Morire di overdose della tua dolcezza. Morire per sovraccarico di informazioni ricevute dai suoi sms. Morire per il freddo mentre resto a scriverti fino alle quattro di notte e morire di caldo quando leggo ciò che mi scrivi tu. Morire di felicità quando i miei occhi incrociano i tuoi. Semplicemente morire... nel calore del tuo respiro.
Credo di essermi innamorato di te.
Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.
Con la tua immagine e con il tuo amore, tu, benché assente, mi sei ogni ora presente. Perché non puoi allontanarti oltre il confine dei miei pensieri; ed io sono ogni ora con essi, ed essi con te.
La mente: che potere straordinario che ha. Ella è capace di tormentarci sino allo sfinimento ma anche di regalarci l'estasi più sublime...
Le intense e continue vibrazioni che crei nella mia mente affollano i miei pensieri: sei penetrante come un fulmine in piena tempesta che diffonde, in ogni angolo del mio corpo, la sua energia lasciando per sempre una traccia del suo passaggio infierendo sul mio cuore un incisione che traccerà ogni suo battito in una tachicardia d'amore incessante per te. Sei l'antitesi della mia essenza, l'antidoto ai miei problemi, la panacea per i miei sensi, l'orgoglio per i miei occhi, la forza per il mio corpo, tu sei, si, tu sei, semplicemente sei: la mia donna!
Esistono due tipi di uomini. Quelli che cercano la tranquillità, che si mettono con una donna e che senza si sentono persi. E quelli che non smettono mai di cercare l'ebbrezza, il brivido dei primi incontri, l'emozione della scoperta, e che se rimangono con la stessa donna per troppo tempo si lasciano andare, perdono motivazione.
Lacrima...
tu che nasci dai suoi occhi,
non darle dolore ma solo gioia!
Lacrima...
tu che lasci il solco sul suo viso,
non farle del male
ma muori nel suo sorriso!