Babi è ancora insonnolita e distratta quando improvvisamente la vede. Non crede ai suoi occhi. In alto, più in alto di tutte, sulla bianca colonna del ponte, una scritta domina le altre, incancellabile. È lì sul freddo marmo, azzurra come i suoi occhi, bella come l'ha sempre desiderata... [...] è lì, in alto, irraggiungibile. Lì dove solo gli innamorati arrivano: "io e te... Tre metri sopra il cielo".
Silente: "Tu sei il padrone della Morte, perché il vero padrone non cerca di fuggirla. Egli accetta il fatto di dover morire, ed è consapevole che ci sono cose, molto, molto peggiori al mondo che cessare di vivere".
"Non avrà problemi" mormorò Ginny. Harry la guardò e distrattamente abbassò la mano a sfiorare la cicatrice a forma di saetta sulla fronte. "Lo so". La cicatrice non gli faceva male da diciannove anni. Andava tutto bene.
"Albus Severus. Tu porti il nome di due Presidi di Hogwarts. Uno di loro era un Serpeverde e probabilmente l'uomo più coraggioso che io abbia mai conosciuto". "Ma se..." "... vorrà dire che la Casa di Serpeverde avrà gadagnato un ottimo studente, no? A noi non importa, Al. Ma se per te è importante, potrai scegliere Grifondoro invece di Serpeverde. Il cappello parlante tiene conto della tua scelta". "Davvero?" "Con me l'ha fatto".
"Resterete con me?" "fino alla fine" rispose James. "Siamo parte di te" spiegò Sirius. "Invisibili a chiunque altro". Harry guardò sua madre. "Stammi vicino" sussurrò.