Ho spento la tv non per nascondere il dolore, ma per rispetto del dolore. Piango e prego per tutte le vittime di questa settimana, di qualsiasi nazione, colore, religione.
A domani è la più bella promessa che si possa fare alla vita. A domani vita, e fa' che io sia migliore di oggi.
Viviamo di parole già dette e di frasi già scritte. Viviamo di tramonti e di sogni. Viviamo. È questo che conta.
Sto imparando ad aprire l'ombrello per ripararmi dalle delusioni, dalle ingiuste parole, dalle falsità delle persone.
Scrivere è uno stato d'animo e non appartiene solo a chi scrive, ma a chi si ritrova a leggersi fra le righe e nei puntini di un pensiero lasciato nel mondo.
Quanto incontri un cuore, toccalo con tenerezza. Dentro di sé c'è ogni attimo della sua vita.
Succede. Succede che a volte è tanto il dolore che la mia mente reclami silenzio. Succede che a volte non trovi parole per consolare un cuore che soffre. Succede che a volte in questa società, ogni tragedia diventi "annunciata" e la morte diventi così il solito tam tam di scoop, programmi e di se e di ma, dimenticando il dolore di chi era là, dimenticato il rispetto di chi non c'è più. Lo spettacolo va avanti! Rien ne va plus!
Sogna, solo, sogni splendenti.
Ripenso a quei giochi e a quando non avevamo bisogno di tanto per essere felici, ci bastava un muro, gli amici e tanta fantasia.
Ad una certa età diventi selettiva! Credo di aver raggiunto quell'età, in cui ti fidi più del tuo cuore e non più della tua testa.