Scritta da: Alice Caramella
in Frasi & Aforismi (Libri)
Abbracciati, innamorati, avvinghiati, come amorevoli edere alla faccia del tempo, dei giorni, di quello che sarà dei venti.
dal libro "Scusa ma ti chiamo amore" di Federico Moccia
Abbracciati, innamorati, avvinghiati, come amorevoli edere alla faccia del tempo, dei giorni, di quello che sarà dei venti.
Non c'è più. E allora, semplicemente, vorresti non esserci più neanche tu.
Alla fine sorride anche lui, dimenticandosi di quel fatto. E fa bene. Nella vita cerchiamo sempre una spiegazione. Perdiamo tempo cercando un perché. Ma a volte non c'è. E per triste che sia, è proprio quella la spiegazione...
Guardo Martina e penso a tutto quello che ha ancora da vivere. Alla bellezza del suo primo amore, di quello che sarà, di quello che non pensi mai possa finire.
Non c'è niente di peggio di chi si aspetta qualcosa... E non trova niente.
È il dolore di sapere che quell'alta marea non mi abbandonerà mai.
Io vorrei... Ne prendo un altro. Non vorrei... me lo scolo tutto di un fiato. Ma se vuoi... Un altro bicchiere ancora. Come può uno scoglio arginare il mare? Non ho mai saputo rispondere a quella domanda. Torno da lei, ci sediamo sul divano. E guardandola trovo risposta. È impossibile. Il mare è infinito. Proprio come i suoi occhi. E il mio scoglio... Beh, il mio scoglio è troppo piccolo.
Continuiamo a ridere così. A parlare senza più sapere bene di cosa, né perché. Poi decidiamo di attaccare, promettendoci di sentirci domani. È un'inutile promessa. L'avremmo fatto comunque. Quando perdi tempo al telefono, quando i minuti scorrono senza che te ne accorgi, quando le parole non hanno senso, quando pensi che se qualcuno ti ascoltasse penserebbe che sei pazzo, quando nessuno dei due ha voglia di attaccare, quando dopo che lei ha attaccato controlli bene che l'abbia fatto veramente, allora sei fregato. O meglio sei innamorato. Che poi è un po' la stessa cosa.
Ho voglia di te.
Per tutto quello che ho immaginato, sognato, desiderato.
Ho voglia di te.
Per quello che so e ancora di più per quello che non so.
Ho voglia di te.
Per quel bacio che non ti ho ancora dato.
Ho voglia di te.
Per l'amore che non ho mai fatto.
Ho voglia di te anche se non ti ho mai assaggiato.
Ho voglia di te, di tutto te. Dei tuoi errori, dei tuoi successi, dei tuoi sbagli. Dei tuoi dolori. Delle tue semplici incertezze, dei pensieri che hai avuto e di quelli che spero hai dimenticato, dei pensieri che ancora non sai.
Ho voglia di te.
Ho così voglia di te che nulla mi basta.
Ho voglia di te e non so neanche perché...
Uffa. Ho voglia di te.
Babi è ancora insonnolita e distratta quando improvvisamente la vede. Non crede ai suoi occhi. In alto, più in alto di tutte, sulla bianca colonna del ponte, una scritta domina le altre, incancellabile. È lì sul freddo marmo, azzurra come i suoi occhi, bella come l'ha sempre desiderata... [...] è lì, in alto, irraggiungibile. Lì dove solo gli innamorati arrivano: "io e te... Tre metri sopra il cielo".