Scritta da: Giulia Mascolo
Tu non sai che, mentre andavo, volevo già tornare.
Composta domenica 25 novembre 2012
Tu non sai che, mentre andavo, volevo già tornare.
Poi la guardo, siamo nella stessa stanza, la cerco sempre con gli occhi ed è lì vicina a me, bella più che mai e capisco di quanto io abbia perso, quando l'avevo non me la sono tenuta stretta e quando l'ho persa il suo valore si è fatto sentire molto di più di quanto credessi.
Il valore delle persone lo senti solamente quando non ci sono più accanto a te.
Ci sono momenti in cui bisogna dire addio, ci sono momenti in cui bisogna solo andare via senza mai voltarsi.
Non si era mai chiesto se le donne che aveva amato fossero giuste! Non si era mai posto questa domanda. Forse erano tutte donne giuste che avevano incontrato un uomo sbagliato!
Solo nell'attimo in cui smetti di lottare capisci che quella persona la stai lasciando andare.
Sarebbe normalità restare se non fossimo costretti a scappare prima che qualcuno ci lasci soli ad aspettare.
Non smettere di essere quell'utopia che dava vita e speranza alla tua assenza essa è l'essenza della tua presenza nei miei giorni.
Siamo due anime che si stringono all'infinito, due corpi dispersi che si ritrovano in un abbraccio, entrambi vittime ignare di un crudele destino. Scarabocchi buttati via da un'umanità che forse in noi non trova utilità.
L'amore non si comunica con l'abbandono.