Scritta da: Michela D'Amore
Restaurami il cuore.
Composta domenica 1 aprile 2018
Restaurami il cuore.
Anche la notte ha le sue luci.
Da piccola, una mattina, mi svegliai ed andai a salutare il mio criceto Blaze. Era fermo, inerme, senza alcun movimento percettibile. Credevo stesse dormendo, ma in realtà era morto. Quando compresi, imparai che al mondo le cose hanno una fine e non sempre sei pronto ad arrivarci.
Questo perché la notte ha una magia speciale e noi ne siamo perfettamente succubi.
Noi adulti siamo talmente e di continuo accostati a eventi tragici, emozioni forti e problemi, che ormai non ci accontentiamo più, nemmeno nella finzione, di vedere un film o leggere un libro esclusivamente felice.
Mio padre diceva: "Sta sempre con la testa fra le nuvole, non è possibile; ma come mai questa figlia è sempre altrove?" Quello che invece io continuavo a chiedermi, era perché nessuno si chiedesse mai il motivo per cui una persona non ce l'avesse, la testa altrove. Spiegatemi ora, come in questo mondo, si possa sopravvivere senza avere la capacità di estraniarsi e scappare.
Avete mai pensato che la realtà potrebbe essere solo un'illusione? Sì, che la realtà non sia altro che frutto di una forte illusione; che il sogno sia la realtà stessa che stiamo vivendo. Forse la vita è un sogno ad occhi aperti, frutto di un nostro sonno profondo, di novanta, cent'anni, o quel che sia, che ci porterà ad un risveglio, nel momento stesso in cui chiuderemo gli occhi per sempre.
Tocco cieli che nemmeno conosci e che, per invidiosa ignoranza, tu schernisci.
Anche le persone sono un salto nel vuoto o un viaggio. Quando gli entri dentro, puoi fare un viaggio infinito, oppure, cadere per un'altezza di un numero indefinibile di metri. A volte ci sbatti la testa, a volte ti perdi. Altre volte, invece, senti che non vorresti mai tornare indietro.
"Ho solo paura di lasciarmi andare, adesso."
"Anch'io ho paura di farlo, però credo che a volte lasciarsi andare possa essere una cura. Siamo prigionieri dei nostri se, dei nostri ma e tutte le catene con le quali ci leghiamo ogni giorno, pensando di stare bene così..."
"Ho paura che dopo il primo passo, non riesca più a tornare indietro. Che dopo la prima follia, ne segua un'altra e poi un'altra ancora. Ho paura di perdermi tra le follie soltanto per dimenticare tutto il resto."