Scritta da: Michele De Cinti
Dove finiscono le nostre capacità inizia la nostra fede. Una forte fede vede l'invisibile, crede l'incredibile e riceve l'impossibile.
Commenta
Dove finiscono le nostre capacità inizia la nostra fede. Una forte fede vede l'invisibile, crede l'incredibile e riceve l'impossibile.
Noi camminiamo attraverso noi stessi, incontrando ladroni, spettri, giganti, vecchi, giovani, mogli, vedove, fratelli adulterini, ma sempre incontrando noi stessi.
Un caso che finisca bene è Provvidenza, un caso che termini male è destino.
Dal momento che mi trovo sulla riva del mare, dal mare posso imparare. Nessuno ha il diritto di pretendere dal mare che sorregga tutte le imbarcazioni o di esigere dal vento che riempia costantemente tutte le vele. Così nessuno ha il diritto di pretendere da me che la mia vita divenga una prigionia al servizio di certe funzioni. Non il dovere prima di tutto, ma prima di tutto la vita! Come ogni essere umano, devo avere diritto a dei momenti in cui posso farmi da parte e sentire di non essere solo un elemento di una massa chiamata popolazione terrestre, ma di essere un'unità che agisce autonomamente.
È meglio un giorno solo da ricordare, che ricadere in una nuova realtà sempre identica.
La rivoluzione umana in un singolo individuo contribuirà al cambiamento nel destino di una nazione e condurrà infine a un cambiamento nel destino di tutta l'umanità.