Scritta da: Mirco Mariucci
Non si tratta di avere, ma di saper dare in modo incondizionato, né di apparire, ma di essere, esprimendo la propria unicità.
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Non si tratta di avere, ma di saper dare in modo incondizionato, né di apparire, ma di essere, esprimendo la propria unicità.
Il segreto per vivere con gioia e pienezza l'esistenza è di ricercare, coltivare ed esprimere liberamente il proprio essere, inseguendo sogni e passioni autentiche e sincere, e non di certo quello che ci viene suggerito o imposto dal sistema.
Ecco che cos'è oggi la normalità: una massa d'individui che lavora e consuma senza rimettere in discussione il paradigma dominante, alimentando il sistema che li sfrutta, li opprime e annulla il senso della loro vita.
Viviamo sotto la dittatura del regime capitalistico che si avvale dei ricatti dell'economia e dei mezzi dello Stato per inscenare l'illusione della democrazia e della libertà.
C'è una forte necessità di ripensare le logiche del mondo del lavoro che non sono più in grado di stare al passo con i tempi, in modo tale che l'umanità possa cogliere le grandi opportunità concesse dall'avvento delle automazioni. Non abbiamo bisogno di un nuovo luddismo, ma d'impiegare la tecnologia in modo intelligente per migliorare le condizioni di vita di tutti.
Le nostre esistenze sono oberate da incombenze assurde e innaturali; finzioni, che generano preoccupazioni e sofferenza, ma che il sistema insegna a rispettare e assolvere diligentemente, anche a costo d'ignorare l'infinita bellezza di un'esistenza fatta di semplicità e di libertà, anche al caro prezzo di sacrificare la salute e il tempo da dedicare ai propri figli, perché questi sacrifici sono richiesti per il bene dell'economia.
Per essere liberi, prima di tutto, bisogna liberare la mente da dogmi, pregiudizi e condizionamenti, e per farlo l'unica via praticabile è quella di adottare una forma mentis scettico-razionale, allenandoci ad esercitare lo spirito critico e il libero pensiero.
Oggi i lavoratori sono macchine al servizio delle necessità del sistema economico; la qualità della loro esistenza diviene sacrificabile, in quanto subordinata all'ottenimento del primo fine: la massimizzazione del profitto.
La vita è troppo breve per essere sprecata facendo cose contro la propria volontà. E invece, oggi, per la stragrande maggioranza degli esseri umani, il lavoro non è una questione di volontà ma una costrizione.
Un tempo i lavori forzati venivano imposti con la forza; oggi invece gli individui si procurano autonomamente la propria schiavitù recandosi quotidianamente nelle aziende a servire i padroni.