Perché quando qualcuno che vuoi se ne va, provi a trattenerlo con le mani e speri così di afferrare anche il suo cuore. E invece no. Il cuore ha gambe che non vedi.
Di mal d'amore non si guarisce tanto facilmente. E non ci sono medicine. Né rimedi, non si sa quando passa, non si sa nemmeno quanto fa male. Fa bene solo il tempo e tanto, perché più è stata grande la bellezza di un amore, tanto più sarà lunga la sofferenza quando questo finisce.
L'amore invece è quando non respiri, quando è assurdo, quando ti manca, quando è bello anche se è stonato, quando è follia... Quando solo all'idea di vederla con un altro attraverseresti a morsi l'oceano.
La devi capire, è una ragazzina e le manchi. E tu sai, o forse non sai, quanto cavolo le davi, cos'eri per lei, quanto la facevi ridere, quanto la facevi felice. E noi possiamo dircelo. Quanto l'amavi...
E poi pluff, proprio come quella neve anche questo ricordo si scioglie. Non c'è mai un perché a un ricordo. Arriva all'improvviso, così, senza chiedere permesso. E non sai mai quando se ne andrà. L'unica cosa che sai è che purtroppo tornerà di nuovo. Ma di solito sono attimi. E ormai so come fare. Basta non fermarsi troppo. Appena arriva quel ricordo, allontanarsene velocemente, farlo subito, senza rimpianti, senza concessioni, senza metterlo a fuoco, senza giocarci. Senza farsi male.
Ho voglia di te. Per tutto quello che ho immaginato, sognato, desiderato. Ho voglia di te. Per quello che so e ancora di più per quello che non so. Ho voglia di te. Per quel bacio che non ti ho ancora dato. Ho voglia di te. Per l'amore che non ho mai fatto. Ho voglia di te anche se non ti ho mai assaggiato. Ho voglia di te, di tutto te. Dei tuoi errori, dei tuoi successi, dei tuoi sbagli. Dei tuoi dolori. Delle tue semplici incertezze, dei pensieri che hai avuto e di quelli che spero hai dimenticato, dei pensieri che ancora non sai. Ho voglia di te. Ho così voglia di te che nulla mi basta. Ho voglia di te e non so neanche perché... Uffa. Ho voglia di te.
Una storia non è fatta solo di un inizio e di una fine. C'è sempre qualcosa che la precede e qualcuno che la seguirà, oltre l'ultima parola. Una storia è un viaggio. E, quando non puoi partire davvero, quando mancano le mappe, ecco la fantasia. Fantasia. Possibilità. Il senso finale di mille altre storie, vere o presunte, vissute o solo raccontate e riviste poi con la fantasia. Una storia non è mai solo tua. È come un sasso gettato nell'acqua. Non sai dove arriveranno i cerhi e forse nemmno quanto ci metterà a toccare il fondo. Sai solo che un fondo c'è, dqa qualche parte laggiù e, quando il sasso lo raggiungerà, forse i cerchi non avranno ancora terminato la loro corsa, non avranno smesso di cercare mete. Per questo poi tutti ci sentiamo toccati da quei cerchi, abbracciati. Ci sentiamo parte di qualcuno he in realtà abbiamo solo sfiorato.