Scritta da: Davide Capelli
Una birra con gli amici non è Dio ma aiuta e fa miracoli.
Composta giovedì 28 aprile 1977
Una birra con gli amici non è Dio ma aiuta e fa miracoli.
Tu sei un fiore, non lasciare che ti calpestino più.
Rimanemmo così, sulla sommità di quel capo, per quello che ci sembrò un tempo infinito, abbracciati senza dire una parola, mentre il vento non smetteva di soffiarci contro, e sembrava strapparci i vestiti di dosso; per un istante fu come se ci tenessimo stretti l'uno all'altra, perché quello era l'unico modo per non essere spazzati via nella notte.
Metti tra parentesi le tue paure e corri il rischio di essere felice.
Ho sempre avuto la profonda, radicata convinzione di non essere una persona come tutte le altre, e che ci sia una fantastica, eccitante nuova vita che mi attende dietro l'angolo.
Per la prima volta in vita mia, sono completamente, assolutamente innamorata. Al cento per cento.
Non importava quanto cattiva potesse essere la gente, intorno a noi c'era sempre qualcosa di bello come i tramonti e il cielo dopo i tifoni, tifoni che facevano piovere la bellezza sulle nostre teste.
No, la colpa è della notte.
In una notte con un'aria così pulita, le persone finiscono col raccontarsi. Senza accorgersene, aprono il proprio cuore e, rivolte a chi gli sta accanto, cominciano a parlare come se stessero confessandosi con delle stelle che splendono nello spazio.
Di colpo capii che l'amore è quell'attimo in cui il cuore vorrebbe scoppiare.
Amare, e amare ancora. E fingere che si provi niente, convinti che sia la scelta migliore. Nascondere tutto, per amore.