Scritta da: Malù
in Frasi & Aforismi (Bacio)
Vorrei semplicemente che mi baciassi quando ti guardo in modo insistente, perché io i baci a parole non li so chiedere ma a volte ne ho bisogno in modo imbarazzante.
Composta mercoledì 5 marzo 2014
Vorrei semplicemente che mi baciassi quando ti guardo in modo insistente, perché io i baci a parole non li so chiedere ma a volte ne ho bisogno in modo imbarazzante.
Che dentro a li occhi suoi ardeva un riso Tal, ch'io pensai di toccar cò miei lo fondo De la mia gloria e del mio paradiso.
Era felice e ha rinunciato a quella felicità perché forse un po' si vergognava, perché un po' voleva fare il duro. E niente, mi sa che i maschi questa cosa qui ce l'hanno un po' nel dna, questa cosa di rinunciare alle cose migliori solo per far vedere al mondo chi sono.
Tra l'idealizzazione e la personificazione ci passano spesso diversi punti di quoziente intellettivo, un paio di metri di profondità emozionale, e probabilmente anche qualche grammo di cuore.
Spesso ci ostiniamo a tenere in piedi cose che non hanno avuto la forza di sfidare il vento. Ci mettiamo noi controvento a camminare al loro posto. Ma l'amore non ha bisogno di essere convinto, l'amore è sicuro di sé. Per cui forse non è amore, per cui forse meritiamo altro vento. Per ogni sogno che va a puttane ce n'è sempre uno che resta.
Il ballo è la storia più bella che racconterò ai miei figli. Sarà una storia di un amore un po' impossibilie, insomma una storia sugli amori migliori, quelli che di scontato non hanno mai nulla. L'emozione non è mai una cosa da niente.
Non c'è atto di libertà individuale più splendido che sedermi a inventare il mondo davanti ad una macchina da scrivere.
Certo che le donne sono un'altra razza. Con la bandana o gli sguardi catarifrangenti da Barbie, con le grandi pance davanti o con l'uomo sbagliato addosso, innamorate di un gatto o tradite dall'ombra della felicità, abbandonate all'angolo di una piazza o tagliate da un improvviso dolore, si fermano un istante per piangere, poi sollevano il capo e riprendono la strada. Sono maestre di dignità le donne. Non bisogna lasciarsi distrarre dall'ondeggiare dei fianchi se vogliamo capire qualcosa di loro, dobbiamo soltanto guardarle negli occhi perché i loro occhi dicono quello che le bocche sanno tacere. Sì, le donne sono un'altra razza. Spesso ci camminano a fianco così leggere che neanche ce ne accorgiamo. Quasi sempre, però, ci precedono e basterebbe solo seguirle per capirne di più. Seguirle con poco orgoglio e molto rispetto. Per essere più uomini. Un po' più uomini, almeno.
Se ti senti inutile come un pastello bianco, devi solo cercare qualcuno che preferisca disegnare sulla carta nera.
La carne non è oscena, ci vuole solo molta poesia per raccontarla. E per viverla. Perché la vera bellezza è come ci si sente dentro.