Scritta da: Il Gufo
in Frasi & Aforismi (Vita)
Temo il giorno in cui, ai miei occhi, un oggetto sarà solo un oggetto.
Commenta
Temo il giorno in cui, ai miei occhi, un oggetto sarà solo un oggetto.
Ci guardiamo nello specchio. Gli occhi infossati e arrossati ci dicono qualcosa che preferiremmo ignorare. Ci giriamo dall'altra parte perché siamo troppo tristi per ammettere di essere tristi.
Ci siamo dimenticati tutto. Anche come si piange.
Ma quale peccato avremmo mai commesso, noi esseri umani, per meritarci il dono della vita? Tutto per colpa di una mela? Che esagerazione. Appena ho tempo gliene spedisco un chilo: poi vediamo se Dio continua a tenerci il broncio.
"Chi si Ioda si imbroda" dice il detto; ma in una società in cui ognuno pensa a se stesso, chi mai loderebbe il prossimo? Forse conviene fare da soli o rischiamo di aspettare in eterno.
Tutti mentono, al mondo e a se stessi. La differenza tra gli ignoranti e gli acculturati è che le menzogne dei primi sono semplici e facilmente smontabili, quelle dei secondi invece sono infinitamente più complicate. Dunque cambia solo la forma. Il contenuto è il medesimo.
In pochi sanno che non c'è desiderio più grande, nel cuore di un ateo, dello scoprire che Dio esista; così come per il nichilista non c'è desiderio più grande dello scoprire che la vita abbia un significato. Purtroppo, sono entrambi destinati alla delusione.
Nel caotico vivere contemporaneo, abbiamo dimenticato l'importanza del silenzio.
Ho perso quella riservatezza che mi caratterizzava. Forse è solo il periodo, forse la primavera. O forse è solo l'ennesima eco del mio corpo che cade nel baratro.
Sempre più spesso sento sulle spalle il peso dei miei sbagli e del futuro che inesorabilmente si avvicina. Come uno spettro aleggia intorno a me, sempre in agguato nell'ombra. Lo temo.