Scritta da: B. Summer
Non c'era bisogno di chiedergli perché fosse lì. Era certa, come fosse lui stesso a dirglielo, che era lì per essere dov'era lei.
dal libro "Anna Karenina" di Lev Nikolaevic Tolstoj
Non c'era bisogno di chiedergli perché fosse lì. Era certa, come fosse lui stesso a dirglielo, che era lì per essere dov'era lei.
Lui aveva detto proprio quello che il suo cuore voleva sentire e che la sua ragione temeva.
Di tanto in tanto avremmo davvero bisogno di essere stranieri a noi stessi. Dimodoché la luce nascosta nella nostra anima illumini ciò che esiste intorno a noi.
Chi lotta contro i mostri deve fare attenzione a non diventare lui stesso un mostro. E se tu riguarderai a lungo in un abisso, anche l'abisso vorrà guardare dentro di te.
Un'anima che si sa amata, ma che non sa amare, rivela la propria feccia - ciò che vi è di più basso viene in superficie.
Oggi le ho parlato. Per tutto il tempo, qualcosa dentro di me mi diceva che forse coltivavo un'illusione. Che lei era un rifugio, un modo di rassicurarsi, dal momento che, volendo raggiungere l'inaccessibile, non si corrono rischi.
Ho creduto a lei come si crede a un sogno. Quando è svanito sono scomparso con lui.
Naturale che ho dei segreti.
Ovvio. Tutti ne abbiamo. È assolutamente normale. Sono sicura di non essere peggiore di altri.
Non sto parlando di segreti grossi, sconvolgenti, del tipo "il presidente sta pensando di bombardare il Giappone e solo Will Smith può salvare il mondo". No, io intendo dire piccoli normalissimi segreti.
È tutto. È il modo in cui mi ha teso una tazza di thè quando mi sono svegliata, è il modo in cui acceso il suo portatile per farmi leggere tutte le versioni del mio oroscopo su internet e mi ha aiutato a scegliere la migliore. Jack di me conosce tutti quei particolari stupidi e imbarazzanti che di solito, con un uomo, cerco di nascondere il più a lungo possibile... e mi ama lo stesso.
Amore è il fatto che tu sei per me il coltello col quale frugo dentro me stesso.