Scritta da: Sarah Tarricone
in Frasi & Aforismi (Libri)
Aveva scelto la sua strada, ma continuava a guardarsi indietro.
dal libro "Harry Potter e i doni della morte" di Joanne Kathleen Rowling
Aveva scelto la sua strada, ma continuava a guardarsi indietro.
"Resterete con me?"
"fino alla fine" rispose James.
"Siamo parte di te" spiegò Sirius. "Invisibili a chiunque altro".
Harry guardò sua madre.
"Stammi vicino" sussurrò.
Era un cimelio incredibile, la prova che Lily Potter era esistita, esistita davvero, che la sua mano calda un tempo si era mossa su quella pergamena, tracciando con l'inchiostro quelle lettere, quelle parole, parole su di lui, Harry, suo figlio.
Così giovane, per lottare contro tanti.
Il tradimento di Silente non era quasi nulla. Era ovvio che esisteva un piano più grande: Harry era stato solo troppo stupido per vederlo, ormai lo capiva. Non aveva mai messo in dubbio l'idea che Silente lo volesse vivo.
Non provare pietà per i morti, Harry. Prova pietà per i vivi, e soprattutto per coloro che vivono senza amore.
La felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi... basta solo ricordarsi di accendere la luce.
Harry scosse la testa.
"È stato stupido, pensare che fosse lui" mormorò. "Voglio dire, lo sapevo che è morto".
"Credi che le persone scomparse che abbiamo amato ci lascino del tutto? Non credi che le ricordiamo più chiaramente che mai nei momenti di grande difficoltà? Tuo padre è vivo in te, Harry, e si mostra soprattutto quando hai bisogno di lui. Altrimenti come avresti fatto a evocare proprio quel Patronus? Ramoso è tornato a correre la notte scorsa."
A Harry ci volle qualche istante per capire quelle parole.
Quello che ti fa più paura è la paura stessa, è molto saggio.
La voce di un bambino, per quanto onesta e sincera, è insignificante per chi ha dimenticato come ascoltare. Cosa misteriosa il tempo: potente e, quando ci s'intromette, pericolosa.