Scritta da: ines sansone
Si mise a correre. Via. Lontano per non vedere. Ci sono corse che non hanno bisogno di nessuno spostamento. Si può anche stare immobili e finire lontani. Quella era una corsa così.
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Si mise a correre. Via. Lontano per non vedere. Ci sono corse che non hanno bisogno di nessuno spostamento. Si può anche stare immobili e finire lontani. Quella era una corsa così.
Siamo fatti di luci e ombre, ognuno ha il suo lato oscuro e nessuno conoscerà mai i segreti che celano le ombre.
Chi ha conosciuto l'amore non si accontenta del mare, vuole la tempesta.
Ho creduto in noi. Ma non è bastato. Adesso, voglio credere in me, come sempre. Ho bisogno di ritrovarmi.
A volte ciò che fa star male non è la delusione di scoprire la vera natura di una persona, ma prendere atto della nostra cecità, l'incapacità di distinguere l'apparenza dalla realtà. Ma poi col tempo, capisci che ci sono persone che ne hanno fatto un'arte, l'arte dell'inganno.
Quando la paura viene dentro di noi cerchiamo d'ignorarla, perché se la accettiamo sarà lei a governarci.
Io sono quella che sono, la pazza che fa follie, che non segue la logica, che vive di attimi, ma sono anche la malinconica che si chiude in se stessa, nel suo mondo senza permettere a nessuno di entrare. Acida come il limone, dolce come lo zucchero, amara, sono il silenzio che non vuole essere interrotto, il pensiero che non vuole essere fermato. Sono così, un'anima vestita di carne a brandelli, lasciatemi perdere, sono troppo sparsa per essere raccolta.
Ogni giorno cerco il filo della ragione, ma il filo non esiste o mi ci sono ingrovigliata dentro.