Ti vedo a volte sfuggente, ripiegata su te stessa e so che non da me fuggi, ma nei dolori grandi e piccoli, che a te, anima sensibile, procurano tormento, preferisci trattenerti.
Ti dico solamente che adesso è un po' di tempo che sto osservando il mondo e vedo che è fatto della materia con cui sono fatti i sogni. Vorrei essere impeccabile con le mie parole: vorrei che queste fossero chiare, come l'aria cristallina della mattina.
Sì, è vero, sto osservando il mondo e lo faccio usando solamente i miei occhi. Lo osservo e lo contemplo e lo comprendo e al tempo stesso mi sfuggono i pensieri, mi mancano quei punti di riferimento che altri dicono di avere. Ma io osservo preferendo i miei occhi a chiunque altro.
Dolori miei, dolori tuoi, dolori di altri e dell'intero mondo. Comportamenti scorretti, meschinità, bassezze. Non sta a te però cambiare il mondo, non a te prendere sofferenze che non ti appartengono. Puoi essere un sole che risplende, invece. Puoi essere un sorriso gioioso, invece. Se lo vuoi, amore mio.
Sono momenti senza età quelli che vivo insieme a te. Più volte li ricerco con il pensiero, durante la giornata, quando non posso incontrarti, quando vederti è impossibile e il desiderio prende il posto di altre occupazioni.