Scritta da: Jasmina Nunziata
in Frasi & Aforismi (Amore)
Il perché del mio sorriso sei tu.
Composta martedì 13 dicembre 2011
Il perché del mio sorriso sei tu.
Capita... si. A volte capita che si gonfia il petto quando i tuoi occhi si aprono verso di me... e il cuore si riempie della tua voce... dei tuoi pensieri... delle tue emozioni... della tua tristezza... io lo sapevo... e lo so, anche quando l'apparenza dimostra il contrario... e tu?
... tu lo sai che cos'è e un nome a tutto questo non vuoi darlo, ma non importa... sono chiare dentro di me queste parole mai dette, parole sussurrate dal profondo che mi inebriano a tal punto da farmi perdere l'equilibrio...
e se penso a tutte queste cose, è solo il tuo nome che torna e che sento... semplicemente perché è così ed io non posso farci niente... perché sei tu!... perché mi hai ricoperto di polvere di stelle, perché mi hai lasciato il sapore del mare sulle labbra, perché il mio essere si confonde con il tuo quando nello specchio il riflesso rimanda la tua immagine dentro di me.
Tutte queste sensazioni, questo donare senza impoverirsi, è una ricchezza infinita che al solo osservarla arricchisce anche me, perché nonostante tutto, ti riscopro ancora nel sorriso di tutti i miei giorni e tutto questo nessuno sarà capace di portarmelo via...
Ci si innamora di un sorriso ed insieme si sorride all'amore perché l'amore deve far sorridere.
Tu mi chiedi come vivrei domani, se fosse il mio ultimo giorno, e io ti rispondo che vorrei passarlo con te e poi potrei anche morire soddisfatto di averti potuta amare almeno per un giorno.
Dammi una mano a costruire il nostro sogno, ad arredarlo col nostro amore, per abitarlo insieme in questa vita e nell'altra.
Non avevano nient'altro da dirsi? I loro occhi, però, traboccavano di parole più gravi. Mentre si sforzavano di trovare frasi banali, si sentivano riempire tutti e due da uno stesso languore. Era come un mormorio dell'anima, profondo, continuo, che l'aveva vinta sulla voce. Stupiti da questo questo nuovo, soave sentimento, non pensavano neppure a spiegarne il senso, a scoprirne la causa. Le felicità future, come le rive dei tropici, proiettavano, sulla immensità che le precede, il loro molle sentore come una brezza profumata: si scivola in quell'estasi e non importa se l'orizzonte non si vede.
Ogni donna dovrebbe incontrare un uomo che la prenda per mano e la guidi verso la propria intimità. Un uomo in grado con un solo abbraccio di riconsegnarti una vita intera.
Alla donna che sono stata voglio bene. Anche se era fragile non è mai stata debole, anche se era stanca e sfinita non ha mai smesso di lottare. Ha saputo resistere. Alla donna che sono stata sento di dover riconoscere dei meriti, molti: il coraggio di sbagliare, la volontà di esserci, la responsabilità di scegliersi.
Quell'uomo aveva suscitato in lei profondi sentimenti, sentimenti che credeva sepolti da tempo. Ma lo amava? Affrontò la domanda con circospezione, intimorita dalle conseguenze che poteva comportare ammettere una cosa del genere.
Ti voglio bene. Te ne voglio tanto da spaventarmi. Era molto tempo che non provavo nulla di simile; mi ero quasi dimenticato di quanto possa essere importante avere un'altra persona. Non credo di poterti lasciar andare e dimenticare, e non lo voglio fare. E di sicuro non voglio che la nostra storia finisca qui.