Scritta da: Sharmas
Non c'è cosa più complessa che vivere. Morire, per esempio, è facilissimo. Si fa una volta sola. Ma vivere no, vivere si fa tutti i giorni.
dal libro "Donne, daparox e incredibili fobie" di Fabiano De Micheli
Non c'è cosa più complessa che vivere. Morire, per esempio, è facilissimo. Si fa una volta sola. Ma vivere no, vivere si fa tutti i giorni.
L'amicizia si rispecchia nel rispetto, nella complicità, in molti scambi di parole, in altrettanti silenzi, mantiene promesse che non ha fatto e non pone limiti di tempo e spazio. Vive di luce propria.
Ogni inizio ha la sua fine. Il giorno ha la sua fine in un tramonto, la notte ha fine nell'alba, l'inverno nella primavera, l'estate muore nel suo autunno. Gli anni passano e segnano la fine dei nostri momenti. Il fiume alla fine trova il mare e si perde in lui. È un equilibrio inviolabile, eppure all'improvviso giunge l'inaspettato, conosci l'eterno, l'infinito inarrestabile. Sì, perché nei tuoi occhi amore mio, io vedo un tempo fatto di noi, che non avrà una fine.
La noia è il più nobile dei sentimenti umani, in quanto ci mostra l'insufficienza delle cose esistenti di fronte alla grandezza del desiderio nostro.
Piangi, che ben hai donde, Italia mia.
La maggior salvezza che sia, è conoscere se stesso.
Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono.
Qual eminenza di mente fu quella di colui che s'immaginò di trovar modo di comunicare i suoi più reconditi pensieri a qualsivoglia persona, per lunghissimo intervallo di luogo e di tempo? Parlare con quelli che son nell'Indie, parlare a quelli che non sono nati né saranno se non di qua a diecimila anni? E con qual facilità? Con i vari accozzamenti di venti caratteruzzi sopra una carta.
Non puoi insegnare qualcosa ad un uomo. Lo puoi solo aiutare a scoprirla dentro di sé.