Scritta da: AnimaPersa
Il mio cuore, ogni tanto, si ammala: è la malattia dei ricordi.
Perché per un attimo, il mio cuore si voleva voltare e riabbracciare il passato.
Composta venerdì 15 aprile 2011
Il mio cuore, ogni tanto, si ammala: è la malattia dei ricordi.
Perché per un attimo, il mio cuore si voleva voltare e riabbracciare il passato.
Ho paura che un giorno, dopo esserci tanto mancati, ci chiederemo se potevamo fare qualcosa concretamente, invece di mancarci senza fare niente.
Scrivere è spogliarsi di fronte a qualcuno, lasciarsi guardare così, nudi e in piedi, pieni di difetti di carne.
Addirittura certe notti mi capitava di svegliarmi agitato e non riuscire più a riaddormentarmi. Avevo paura. Avevo paura, ma non sapevo di cosa. Semplicemente provavo una sensazione di paura senza conoscerne il motivo. Mi sentivo angosciato, pieno di ansie e mi ritrovavo sveglio. Sveglio cm se avessi dormito diverse ore. Desideravo soltanto un po' di quiete. Nn chiedevo molto. Volevo solo stare bene. A volte mi succedeva anche durante la giornata, mentre ero seduto alla scrivania, o magari quando ero solo in macchina. Guidavo e mi veniva come da piangere, mi assaliva questa sensazione e non capivo cos'era. Non sapevo come gestirla, non aveva maniglie, non potevo afferrarla, controllarla, non c'era via d'uscita. Sentivo un peso sul torace e volevo uscire da me stesso, strappandomi la pelle di dosso, scappare! Qualcosa dentro di me era in disordine. Quando cercavo di capire, quando cercavo una spiegazione logica, non trovavo risposta.
Razionalmente andava tutto bene. [...] queste sensazioni di paura venivano anche di giorno, ma la notte... la notte mi schiacciavano la faccia contro il muro, e mi sembrava di essere preso in ostaggio.
Io ti sento. Ti sento sempre, anche quando non ci sei.
Ogni volta che alziamo la voce, litighiamo, diciamo e facciamo cose di cui ci pentiremo devi sempre ricordare che ti amo, ti amo si ed è per questo che ogni volta che quando stiamo di nuovo felici insieme dopo essere stati male sono felice come la prima volta che ci siamo baciati, come la prima volta che ci siamo dichiarati Amore, come la prima volta in cui ci siamo uniti... Non smetterò mai di amarti ed è per questo che ti dico che ogni volta che bisticciamo devi sempre avere ben chiaro in testa il nostro amore, certo possiamo gridare, mandarci a quel paese o peggio ma dobbiamo sempre ricordare che il nostro amore è indissolubile.
Facile amare quando si è ricambiati, nel momento in cui il legame è forte, palpabile e si è complici di gesti simili. Il difficile è continuare a farlo quando tutto sembra finito come se mai si fosse vissuto nulla. Ma quando due persone si amano dal profondo dell'anima nessun evento terrestre potrà mai cancellare l'amore perché esso è puro e va ben al di là del corpo, della fisicità. In quel caso continuare ad amare non è ossessione ma rispetto!
A volte le storie che sembrano grandi, finiscono in fretta e quelle che nascono in sordina si rivelano grandiose. Perché quello che di grande accomuna due persone, a volte non si manifesta subito ma scaturisce pian piano, nell'arco della vita stessa. Man mano che il tempo passa, ci si accorge di far parte di qualcosa di immenso, che solo l'amore può dare.
Nell'arco della vita puoi incontrare un sacco di persone e di qualcuno diventare veramente amico. Ma chi ha passato con te il periodo dell'adolescenza conserva un posto speciale. Forse più ancora dei compagni dell'infanzia.
Alla fine ho pianto. Era tanto che non lo facevo. Anche se mi impegnavo e mi sforzavo, non ci riuscivo. Le lacrime non conoscevano da troppo tempo la forma delle mie guance, la linea del mio viso, la luce del di fuori. Silenziose per natura, arrivate agli occhi cadevano all'indietro giù fino in fondo al cuore che sempre più faticava a galleggiare.