Impia tortotum longos hic turba furores sanguis innocui, non satatia, aluit. Sospite nunc patria, fracto nunc funeris antro. Mors ubi dira fuit vita salusque tenet.
Qui la turba malvagia, non paga dei prolungati eccitamenti delle torture, si saziò di sangue innocente. Salva ora la patria, abbattuto ormai il covo del lutto, là dove imperversò la morte rifulgono oggi vita e benessere.
Amare è come vivere un bellissimo sogno, svegliarsi la mattina e sapere che nella tua vita c'è una persona che ti ama e fa parte di te, e nella sua vita, tu che ami, e fai parte di lei. Dare un senso a tutto ciò che fai nella tua giornata fino alla sera tutto con entusiasmo ed energia, come avere uno scopo e una motivazione per ciò che stiamo facendo, e che faremo. Vedere il mondo con colori più accesi e brillanti, trovare la positività anche nei momenti che più crediamo persi, sentire che la nostra vita e il senso che gli diamo, è più completo sapendo che abbiamo qualcuno da amare, e siamo amati... Ma quando tutto questo ci viene portato via, è come essere sonnambuli, ed essere svegliati bruscamente, lasciandoci inevitabilmente un vuoto incolmabile, e un dolore che nessuno e nessuna parola potrà allietare... si dice che tutto passa, ma sta a noi trovare lo spirito e la forza di rialzarci in piedi... Chi ama veramente soffre, e soffrirà sempre, e ogni duro colpo si dovrà assorbire come fosse sempre la prima volta, nn esistono insegnamenti per questo, ma esiste solo il tempo che ognuno si dà per rialzarsi in piedi e tornare a credere.
In quel momento fu come se il tempo si fermasse, e l'Anima del Mondo sorgesse con tutta la sua forza davanti al ragazzo. Quando guardò gli occhi di lei, un paio di occhi neri, le labbra indecise fra un sorriso e il silenzio, egli comprese la parte più importante e più saggia del Linguaggio che parlava il mondo e che chiunque, sulla terra, era in grado di capire con il proprio cuore. E si chiamava Amore, una cosa più antica degli uomini e persino del deserto, che tuttavia risorgeva sempre con la stessa forza dovunque due sguardi si incrociassero come si incrociarono quei due davanti a un pozzo. Le labbra della giovane, infine, decisero di accennare un sorriso: era un segnale, il segnale che il ragazzo aveva atteso per tanto tempo nel corso della vita, che aveva ricercato nelle pecore e nei libri, nei cristalli e nel silenzio del deserto. Ed era là, il linguaggio puro del mondo, senza alcuna spiegazione, perché l'universo non aveva bisogno di spiegazioni per proseguire il proprio cammino nello spazio senza fine. Tutto ciò che il ragazzo capiva in quel momento era che si trovava di fronte alla donna della sua vita e anche lei, senza alcun bisogno di parole, doveva esserne consapevole. Ne era certa più di quanto lo fosse di ogni altra cosa al mondo, anche se i genitori, e i genitori dei genitori, le avevano sempre detto che, prima di sposarsi, bisognava frequentarsi, fidanzarsi, conoscersi, e avere del denaro. Ma, forse, chi lo affermava non aveva mai conosciuto il linguaggio universale: perché, una volta che vi si penetra, è facile capire come nel mondo esista sempre qualcuno che attende qualcun altro, che ci si trovi in un deserto o in una grande città. E quando questi due esseri si incontrano, e i loro sguardi si incrociano, tutto il passato e tutto il futuro non hanno più alcuna importanza. Esistono solo quel momento e quella straordinaria certezza che tutte le cose sotto il sole sono state scritte dalla stessa Mano: la Mano che risveglia l'Amore e che ha creato un'anima gemella per chiunque lavori, si riposi e cerchi i propri tesori sotto il sole. Perché, se tutto ciò non esistesse, non avrebbero più alcun senso i sogni dell'umanità.
Poiché siamo costretti tra le sbarre di una prigione la nostra non è la disdicevole fuga del disertore di fronte al nemico, ma la legittima evasione del prigioniero.
Promessa di noi Occhi che scorrono carezzevoli e teneri sulle onde del mare luccicanti di sole a ricordare momenti vissuti e presenti di due anime affini in simbiosi col tempo: tela vergine quel cielo che abbraccia in sé celesti dipinti e sfumati pensieri, mentre le nostre orme appaiono sulla sabbia e scompaiono per poi tornare con noi. Con bianche nuvole tenute fra le mani come piccoli mattoni si costruisce un sogno e insieme un progetto, dove vivrà la fiducia che guida il naufrago verso la terraferma: dimora unica, invisibile, palpabile, dove amore vero vince portando con sé gioia, scommessa di unicità e certezza di eternità.
Miser Catulle, desinas ineptire, et quod vides perisse perditum ducas. Misero Catullo, smetti di impazzire, e ciò che vedi esser perso consideralo perduto.