Scritta da: Rosa Maria Gargano
Quando anche le ultime luci si spegneranno, ascolterò i miei respiri che nel silenzio mi parleranno di te.
Composta sabato 26 agosto 2017
Quando anche le ultime luci si spegneranno, ascolterò i miei respiri che nel silenzio mi parleranno di te.
Se le tempeste avessero il tuo profumo, il tuo colore, la tua voce mi lascerei trasportare fino ad annegare negli abissi del tuo essere.
Quando chiedo alle mie figlie di dirmi una parola dolce, loro rispondono dicendomi mamma.
Occhi appannati dall'avanzar degli anni, brillano come diamanti quando incontrano i miei, riflettono amore eterno, indelebile e crescente. Guardiana del faro della mia vita, osservi tempeste, maree e moti, mostrandomi sempre il tuo fascio di luce, diretto a me per indicare la strada del tuo porto sicuro dove c è sempre il giaciglio del tuo cuore che palpita d'amore per me.
Ci sono germogli di fiori che vivono nascosti, sbocciano solo quando vengono trovati da chi non rimane abbagliato dai campi di fiori, ma intrepido cerca l'incanto di quell'unico fiore.
In questo altalenante moto che genera la vita, sprofondo negli abissi per poi riemergere, senza stancarmi, mai, aggrappandomi alle piccole cose che insieme danno un senso a questa vita.
La diversità crea emarginazione, sfocia in quella sensazione di solitudine che avverti anche quando sei tra tanta gente, diventi spettatore passivo delle vite altrui.
Leggo i tuoi respiri, scrivono i tuoi pensieri, chiari solo a me, perché un tempo furono la mia aria.
Ci sono angeli che vivono sulla terra, inconsapevoli di esserlo. Arrivano, per caso, ma al momento giusto, proprio quando tutto ti sembra nero, dipingono con colori i tuoi pensieri e senza accorgertene ti ritrovi abbagliata dalla gioia della vita.
I sorrisi sono fiori che sbocciano, hanno i colori dell"anima e il profumo dell'amore.