Scritta da: libera poetante
in Frasi & Aforismi (Vita)
E gli occhi intorno cercano quell'avvenire che avevano sognato, ma i sogni sono ancora sogni e l'avvenire ormai quasi passato.
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E gli occhi intorno cercano quell'avvenire che avevano sognato, ma i sogni sono ancora sogni e l'avvenire ormai quasi passato.
La luna è sotto casa, ed io la lascio a te:
se cerco qualche cosa la voglio perché c'è;
ti lascio ai tuoi guerrieri, ai tuoi santoni indù,
ai dogmi di una fede tra il suicidio e la virtù.
E non m'importa niente se un giorno soffrirai,
se a furia di sognare tu ti distruggerai:
sei polvere, sei neve, hai solo falsità;
io ho una cosa grande, lotto per la libertà.
Certo lo so non ho più niente da dire né da rimpiangere o da fallire. Devo solo comprare ormai della seta rossa al mio male con la quale farlo stare zitto.
Mi aveva voluto. Mi aveva staccato dal mucchio di teste in una sera d'osteria, mi aveva estratto com'ero ingiallito, pagina di foglia fitta di vene e rughe, fibroso come un legno di rose, spessito come un sogno senza sogni.
Ogni lusso che ci si concede si deve pagare e tutto è un lusso, a cominciare dallo stare al mondo.
La chiave della felicità è la disobbedienza in sé a quello che non c'è, perciò io maledico il modo in cui sono fatto, il mio modo di morire sano e salvo dove mi attacco, il mio modo vigliacco di restare sperando che ci sia quello che non c'è.
Vedrai se il mio amore è come una patologia saprò come estirparla via.
È quello che sai che ti uccide o quello è che non sai? A mentire alle mani, al cuore ai reni.
È sbagliato giudicare un uomo dalle presone che frequenta. Giuda, per esempio, aveva degli amici irreprensibili.
Mi hanno detto fermati, non mi hanno chiesto mica dove vai.