Capita a vent'anni di voler spaccare il mondo. E capita sempre a vent'anni di sentirsi un giorno molto, molto, molto inermi. Si capisce che anche per crescere bisogna pagare la vita con le proprie lacrime, lacrime diverse da quelle dei bambini, ma non meno cariche di fragilità, di quella paura che anche i grandi hanno. E un giorno forse si avrà la fortuna di riderne, come anche i grandi, e non solo i bambini, sanno fare.
Non siamo noi surrogato di esistenza, noi siamo pura sostanza, apparteniamo alla più bella realtà, la vita. Consumiamo questo momento, viviamo appieno questo dono e se la tristezza insinua la nostra mente, non chiudiamo la nostra anima in celle vuote, prive di senso, anzi guardiamo indietro c'è chi sta peggio, andiamo incontro alle loro sofferenze, aiutiamo chi procede piano, anche se non possiamo dar niente il fatto di esserci è già tanto. Un cuore è prezioso quando il suo dono è l'amore!
La musica è l'unica cosa che mi fa sentire veramente libera.
Le donne hanno una grande capacità, che poi è la loro rovina. Sanno perdonare. Perdonano.
Una volta anch'io ho consegnato la chiave del mio cuore nelle mani di qualcuno, non era la persona giusta e con fatica, dolore e tempo me la sono ripresa. Adesso la tengo stretta valutando meglio a chi donarla.
Mi son sempre detta che non sarei mai morta dentro. Eppure sto morendo!
Nonostante la rassegnazione, a volte, ci sono dolori, per i quali non si smetterà mai, di versare lacrime.
Certi addii ti spezzano l'anima.
Fa male, troppo male quando sei consapevole che lui per te è cosi importante da rubarti il cuore, mentre tu non sei riuscita a rubare il suo.
Certi momenti si avrebbe bisogno di un abbraccio sincero, ma non c'è nessuno.