Scritta da: Sara Garmata Brillanti
Non so se non parlo più perché non posso o perché non voglio.
Composta venerdì 22 marzo 2013
Non so se non parlo più perché non posso o perché non voglio.
Io mi arrendo, perché se insisto mi offendo!
Meglio tristemente solo che tristemente accompagnato.
È stato in quel momento, hai alzato la testa, occhi negli occhi e in un istante ho capito che saresti stato diverso. Poi l'attimo è passato e mai più ritornato.
Se lascerai parlare sempre il silenzio per te, quando finalmente ti farai avanti, ci sarà chi ti spinge indietro.
Un uomo non dovrebbe mai prendere in giro una donna, soprattutto se intelligente.
Io mi espongo, mi scompongo e divento pongo, tu stai seduto compiaciuto in una critica per il mio atteggiamento con una punta di sgomento.
È un attimo che dura un attimo la felicità che si presenta illecita.
Porrò silenzio al mio baccano e fine a un corpo privo di anima e colmo della sua assenza.
Rassegnato è soprattutto colui che vive una vita in cui si priva dell'illecito coraggio.