Scritta da: SAVERIO FERRARA
Ahimè, è avvilente scoprire come alcune persone apprezzino più la falsità che la sincerità.
Composta domenica 23 luglio 2017
Ahimè, è avvilente scoprire come alcune persone apprezzino più la falsità che la sincerità.
A volte invidio coloro che, all'occorrenza, riescono a sdoppiare la propria personalità.
Un albero formato da due corpi. Indissolubilmente legati per la vita.
Non possiamo trasmettere agli altri la gioia se la gioia non è in noi.
Sono io. Sono me stesso. Non posso mostrarmi agli altri per quello che non sono. Il mio volto deve essere sempre lo specchio del mio cuore.
La calma è la virtù che genera solo bene: per noi e per gli altri.
Dopo alcuni anni rileggo i miei scritti e rivivo intensamente: ansie, preoccupazioni, gioie, passioni, rimpianti, dolori, tristezza, felicità. Insistentemente mi pervadono i ricordi.
Ci sono momenti che durano solo pochi attimi, altri che sembrano durare un'eternità. Non possiamo invertirli: è la vita che va così.
Non esiste tempesta per chi ha la serenità nel cuore.
Sto dipingendo un quadro: il quadro della mia vita. Quando l'avrò ultimato desidero solo che diventi per i miei cari un quadro d'autore. Voglio continuare il mio viaggio speranzoso di aver saputo trasmettere loro solo buoni insegnamenti. Beh, se non ci sono riuscito, chiedo umilmente scusa: non è stata colpa mia.