Scritta da: Selena Cervi
E mentre il tramonto infuria, rosso di passione, io resto qui: al riparo dal freddo in una casa senza calore. Gli occhi a quel tramonto e il cuore a te.
Composta lunedì 30 novembre 2015
E mentre il tramonto infuria, rosso di passione, io resto qui: al riparo dal freddo in una casa senza calore. Gli occhi a quel tramonto e il cuore a te.
Io sono come le falene. Autodistruttiva. Stupida. Le falene sanno benissimo che la luce a cui si avvicinano le brucerà. Ma la luce è così bella, calda, invitante. Una maledetta, la luce. Una sciocca, la falena. Ingenua, forse. Crede che la luce che ha bruciato i suoi simili sarà più clemente con lei. Ma perché dovrebbe? È sempre la stessa luce. La ucciderà, senza neanche farlo apposta. E forse accadrà tutto così in fretta che la falena non si renderà nemmeno conto di stare morendo. Morirà e basta, in un attimo. Avendo vissuto nell'illusione di quella luce, fino alla fine.
Gli occhi vitrei e l'anima spenta. Il cervello deserto, nessun pensiero a far rumore. Un silenzio che fa male alle orecchie e al cuore, lacera le viscere, un dolore esasperato ma esasperantemente silenzioso.
Inseguire ricordi guasti sotto i raggi di un sole che non scalda (più),.
Certe volte avrei solo bisogno di qualcuno che mi ricordasse che le stelle brillano ancora.
La vera solitudine non è non avere nessuno intorno, ma avere molte persone intorno che non ti fanno compagnia.
Perché la luna sorride, quando qui sulla terra si ha solo voglia di piangere?
Possibile che lei non senta il vuoto lasciato da due vite che da quattro anni hanno smesso di crescere?
I più famosi chef del mondo sono uomini, ma, quando si tratta di cucinare in casa propria, all'improvviso diventa un lavoro da donne.
Ci sono cose per le quali uno rimane deluso. E sono solo deludenti.
Ci sono cose che fanno piacere. E sono solo piacevoli.
Ci sono cose di cui uno non si accorge. E lasciano un'amarezza indescrivibile quando la consapevolezza spinge via l'ignoranza.
Sono queste le peggiori, perché uno si rende conto troppo tardi di aver perso qualcosa. E si rende conto troppo tardi di non avere modo di recuperarlo.