Si parla di "diverso" e spesso se ne ha paura. Colore della pelle, orientamento sessuale, religione e povertà. Ma chi ha deciso la normalità? Insomma se qualcuno dovesse avere la formula la renda pubblica. Fino a quel momento però non si stupisca di essere considerato lui per primo uno "scarto della società".
Chi lascia finge di stare male, ma dopo pochi giorni recupera il sorriso, il suo cuore si libera da un peso enorme e ricomincia a vivere con tutta la spensieratezza possibile. Chi invece ne paga le conseguenze è sempre e solamente chi subisce l'abbandono, e continua a vivere nella speranza che possa recuperare l'amore dell'altro. Bisogna invece trovare la forza di andare avanti e pensare che non vale la pena soffrire per chi non ha compreso, apprezzato e protetto il nostro amore, trattandolo come fosse "cosa da poco", un superfluo di cui poter fare a meno, o addirittura una soffocante nebbia grigia dalla quale fuggire. Ogni amore finito ci lascia dentro ricordi ed esperienza e ci arricchisce nonostante la sua fine possa farci stare male. Lasciamolo dunque andare via, senza odio né rancore e guardiamo al futuro, perché con la giusta predisposizione d'animo arriverà un sole ben più luminoso a colpire i nostri occhi.
Meglio pagare le conseguenze per essere saltati su un treno in corsa, piuttosto che passare la vita ad avere rimpianti per non averlo fatto. La stabilità è rassicurante, ma rischiare è l'unico modo che abbiamo per strappare i nostri sogni da una stella e racchiudergli nella nostra vita.
Quando l'amicizia diventa sterile e superficiale, meglio lasciarla svanire. Non credo a chi mi chiama con nomignoli affettuosi, credo a chi mi dimostra con piccoli gesti di essere una parte importante della sua vita.