Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi & Aforismi (Vita)
La memoria è il diario che ciascuno di noi porta sempre con sé.
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La memoria è il diario che ciascuno di noi porta sempre con sé.
La serenità non è trastullo né vanità, ma altissima conoscenza e amore, è affermazione di ogni realtà, è vigilanza al margine di ogni profondità e precipizio. Essa è il segreto della bellezza e l'autentica sostanza di ogni arte.
Vale la pena di lottare solo per le cose senza le quali non vale la pena di vivere.
Anche se le leggi della matematica si riferiscono alla realtà, non possiedono una veridicità assoluta, e se l'avessero, allora non si riferirebbero alla realtà.
Ogni re deriva da una stirpe di schiavi ed ogni schiavo ha dei re tra i suoi antenati.
Un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una chitarra.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra, a noi prescrisse il fato illacrimata sepoltura.
Uno si costruisce grandi storie, questo è il fatto, e può andare avanti anni a crederci, non importa quanto pazze sono, e inverosimili, se le porta addosso, e basta. Si è anche felici, di cose del genere. Felici. E potrebbero non finire mai. Poi, un giorno, succede che si rompe qualcosa, nel cuore del gran marchingegno fantastico, tac, senza nessuna ragione, si rompe d'improvviso e tu rimani lì, senza capire come mai tutta quella favolosa storia non ce l'hai più addosso, ma davanti, come fosse la follia di un altro, e quell'altro sei tu.
(da "Oceano Mare")
Potreste chiedere in cuor vostro: "Come distingueremo nel piacere ciò che è bene da ciò che non è bene?" Andate fra i campi e i giardini e imparerete che è piacere dell'ape raccogliere miele dai fiori, ma è anche piacere del fiore cedere miele all'ape. Per l'ape infatti il fiore è fontana di vita, e per il fiore l'ape è messaggero d'amore, e per entrambi, ape e fiore, dare e ricevere è piacere e necessità ed estasi. Siate nei vostri piaceri come i fiori e le api.
Tra l'avere la sensazione che il mondo sia una cosa poco seria e il muovercisi dentro perfettamente a proprio agio, esiste la stessa differenza che c'è tra l'avere il senso del comico e l'essere ridicoli.