Scritta da: Silvana Stremiz
Per la gelosia nulla è più terribile della risata.
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Per la gelosia nulla è più terribile della risata.
Quando i colori bruni dell'autunno sostituiscono gli splendori dell'estate non ci sono più fiori da cogliere, se non quelli che portiamo dentro di noi e che restano intatti anche nei rigori dell'inverno.
Chi è solo non è mai per scelta. Ma perché non ama o non è amato.
Si dice che: "per trovare un amico bisogna chiudere un occhio per tenerlo, due". Io dico che per trovare un amico vero bisogna guardare con tutti due.
La consapevolezza dei propri limiti non deve impedirci di osare. Non si sa mai...
Avevo dimenticato il sapore di un sogno, ho iniziato a sognare... Ed ora improvvisamente sono tornati gli incubi.
Non asciugherai le lacrime restituendo lacrime.
Ho sostato troppo a lungo nelle vite delle persone sbagliate. Ora volto pagina eliminando il "superfluo".
Amico mio si dice con troppa facilità, si dice spesso dopo un abbraccio, dopo qualche caffè bevuto insieme, dopo un attimo che credi sia stato di lealtà. Poi passa il tempo e quell'abbraccio si fa sempre più freddo, il caffè lascia un sapore amaro. Sì, amico è una parola impegnativa, è un patto che si firma con l'anima, un impegno d'affetto sincero, un vissuto che dura più "di un attimo".
Forse è sbagliato, forse invece no, forse lo "sbagliato" è solo un'etichetta moralistica che mette la società quando trova illecito un sogno, un modo di essere e di vivere. Un sogno per quanto sia sbagliato, per quanto possa essere contorto ha il diritto di sognare. Perché il vero "reato" lo si commette "non sognando".