Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi & Aforismi (Libri)
L'essenza della narrativa è il lavoro solitario: il lavoro della scrittura, il lavoro della lettura.
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L'essenza della narrativa è il lavoro solitario: il lavoro della scrittura, il lavoro della lettura.
I legami fra una persona e noi esistono solamente nel pensiero. La memoria, nell'affievolirsi, li allenta; e, nonostante l'illusione di cui vorremmo essere le vittime, e con la quale, per amore, per amicizia, per cortesia, per rispetto umano, per dovere, inganniamo gli altri, noi viviamo soli. L'uomo è l'essere che non può uscire da sé, che non conosce gli altri se non in se medesimo, e che, se dice il contrario, mentisce.
Tutti coloro che prendono seriamente se stessi e la vita, vogliono stare soli, ogni tanto. La nostra civiltà ci ha così coinvolti negli aspetti esteriori della vita, che poco ci rendiamo conto di questo bisogno, eppure la possibilità che offre, per una completa realizzazione individuale, sono state messe in rilievo dalle filosofie e dalle religioni di tutti i tempi. Il desiderio di una solitudine significativa non è in alcun modo nevrotico; al contrario, la maggior parte dei nevrotici rifugge dalle proprie profondità interiori, ed anzi, l'incapacità di una solitudine costruttiva è per se stessa un segno di nevrosi. Il desiderio di star soli è un sintomo di distacco nevrotico soltanto quando l'associarsi alla gente richiede uno sforzo insopportabile, per evitare il quale la solitudine diviene l'unico mezzo valido.
Le sei parole più importanti
"Riconosco di aver commesso un errore".
Le cinque parole più importanti:
"Hai fatto un buon lavoro".
Le quattro parole più importanti:
"Che cosa ne pensi?".
Le tre parole più importanti:
"Se tu potessi".
Le due parole più importanti:
"Grazie tante".
La parola più importante:
"Noi".
La parola meno importante:
"Io".
Tardi Ti amai,
o bellezza tanto antica e così nuova,
tardi io Ti amai.
Ed ecco che Tu eri dentro ed io fuori e lì
Ti cercavo, gettandomi, brutto,
su queste cose belle fatte da Te.
Tu eri con me,
ma io non ero con Te:
mi tenevano lontano le creature,
che, se non fossero in Te, non sarebbero.
Tu mi hai chiamato,
hai gridato, hai vinta la mia sordità.
Tu hai balenato, hai sfolgorato,
hai dissipata la mia cecità.
Tu hai sparso il tuo profumo,
io l'ho respirato e ora anelo a Te.
Ti ho gustato e ora ho fame e sete.
Mi hai toccato e ardo dal desiderio della tua pace.
Regole Per Essere Una Famiglia Viva
1. Non dire mai basta, ma ricomincia sempre, senza rancore.
2. I tuoi figli non hanno solo bisogno di essere amati, ma di genitori che si amano.
3. Amami soprattutto quando meno me lo merito, perché proprio allora ne ho più bisogno.
4. Quando ti dico: "Ti amo", questo vuol dire: "Tu non morrai".
5. Piccole attenzioni, tenerezza, dialogo spassionato, condivisione piena... Allora il nostro amore vive!
6. Se amo i tuoi pregi amo me stesso/a, se amo i tuoi difetti amo tutto/a te stesso/a.
7. Non "crearmi" a tua immagine! La nostra diversità è ricchezza allorché complementare alla "unità dei due".
8. Chi più critica meno ama, chi più ama meno critica.
9. Con la nostra unità testimoniamo il nostro essere: "Chiesa domestica".
10. Pregare guardandosi negli occhi: trasparenza di vita, pace ritrovata.
11. Accogli e dona la "Vita" che è in te.
LA VITA È UN VIAGGIO
A rendere più sicuro il viaggio occorre provvedere l'equipaggiamento necessario alle mani e ai piedi. Bisogna coprirci i piedi, perché le spine di questa vita, che sono i peccati, non ci danneggino. Ci occorrono perciò calzature robuste (che fuor di metafora sono le austerità e le mortificazioni), capaci di spezzare la punta delle spine, di impedire cioè che il peccato penetri nell'anima fin dagli inizi, quando cioè si presenta in forma attraente ed entra in noi furtivamente. Una tunica lunga fino ai piedi e chiusa tutt'intorno non pare molto adatta per un viaggio, che Dio vuole condotto speditamente. Essa dovrebbe essere interpretata come il simbolo delle piacevoli comodità della vita che la retta ragione, al pari di una fascia attorno ai fianchi, deve cercare di ridurre al minimo indispensabile. Questa fascia è la saggezza. Il bastone, destinato a tener distanti i cani, rappresenta invece le parole della speranza cui ci appoggiamo nelle stanchezze dell'anima e con le quali ci difendiamo dai rabbiosi assalti dei nemici.
Che cos'è il tempo?
Che cosa è dunque il tempo? Se nessuno me ne chiede, lo so bene: ma se volessi darne spiegazione a chi me ne chiede, non lo so: così, in buona fede, posso dire di sapere che se nulla passasse, non vi sarebbe il tempo passato, e se nulla sopraggiungesse, non vi sarebbe il tempo futuro, e se nulla fosse, non vi sarebbe il tempo presente. Ma in quanto ai due tempi passato e futuro, in qual modo essi sono, quando il passato, da una parte, più non è, e il futuro, dall'altra, ancora non è? In quanto poi al presente, se sempre fosse presente, e non trascorresse nel passato, non più sarebbe tempo, ma sarebbe, anzi, eternità. Se, per conseguenza, il presente per essere tempo, in tanto vi riesce, in quanto trascorre nel passato, in qual modo possiamo dire che esso sia, se per esso la vera causa di essere è solo in quanto più non sarà, tanto che, in realtà, una sola vera ragione vi è per dire che il tempo è, se non in quanto tende a non essere? [...].
La Vostra Vita
La vostra vita quotidiana è il vostro tempio.
Ogni volta che vi entrate, portate tutto di voi.
Portate l'aratro e la fucina, il mantello e il liuto, le cose modellate per necessità o per diletto.
Nella vostra immaginazione non potrete elevarvi al di sopra delle vostre mete più alte, né abbassarvi al di sotto delle vostre sconfitte.
Non potrete volare più in alto delle speranze di tutti gli uomini né umiliarvi al di sotto della loro disperazione.
E se volete conoscere Dio, guardatevi intorno e Lo vedrete giocare con i vostri bambini.
Guardate nell'immenso spazio: Lo vedrete camminare nella nuvola, tendere le braccia nel bagliore del lampo e scendere nella pioggia.
Lo vedrete sorridere nei fiori, poi elevarsi e agitare le mani nelle chiome degli alberi.
Non so se sopravviverò fino a domani,
se oggi o domani vivranno o moriranno prima di me
tutti coloro che io amo e coloro che mi amano;
non so se sarò sano o malato,
se sarò sazio o affamato,
se sarò stimato o disprezzato dalla gente.
So soltanto una cosa:
che tutto ciò che mi accadrà
e che accadrà a tutti coloro che io amo,
sarà secondo la volontà di Colui
che vive in tutto ciò che ci circonda e nella mia anima.
E tutto ciò che accade secondo la Sua volontà è bene..