Frasi inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz
Generalmente l'uomo è distrutto dall'attesa della pena capitale molto tempo prima di morire. Gli si infliggono due morti, e la prima è la peggiore dell'altra, mentre egli ha ucciso una volta sola. Paragonata a questo supplizio, le legge del taglione appare come una legge di civiltà. (da "Riflessioni sulla pena di morte")
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    Ricordo mio nonno, un contadino: quando gli chiedevo "Cosa fai, nonno?", rispondeva "aspetto la morte". Per me non era mai una risposta tragica perché per lui aspettare la morte significava attrezzarsi, nell'ultima parte della vita, ad affrontarla con tutte le armi dell'uomo (lo scherno, l'ironia, la tristezza, l'amicizia, l'amore), ma mai ad esorcizzarla. Noi invece la dobbiamo esorcizzare con i nostri "gesti segreti" perché crediamo solo nei fatti. E di fronte al "fatto della morte", che non si può controllare perché si è "assenti" nei riguardi di esso, possiamo solo fare scongiuri o "dare i numeri".
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      Su questa terra si succedono le generazioni transitorie, casuali, isolate: appaiono, soffrono e muoiono. Nessuna voce delle stirpi che non ci sono più riecheggia nella vita delle stirpi che ancora sono esistenti, e la voce delle stirpi viventi è destinata ad essere presto inghiottita nello steso eterno silenzio. Cosa deve fare l'uomo, senza memorie, senza speranza, fra il passato che lo abbandona e il futuro che gli è chiuso davanti?
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        Il guerriero della luce conosce una vecchia espressione popolare che dice: "Se il pentimento uccidesse..." e sa che il pentimento uccide davvero: corrode lentamente l'anima di chi ha fatto qualcosa di sbagliato, e conduce all'autodistruzione. Il guerriero non vuole morire in questa maniera. Quando agisce con perversità o cattiveria, poiché anch'egli è un uomo pieno di difetti, non si vergogna di chiedere perdono. Se gli è ancora possibile, concentra ogni suo sforzo per riparare al male che ha fatto. Se colui che ha colpito è morto, fa del bene a un estraneo, e offre questa buona intenzione all'anima di colui che ha ferito. Un guerriero della luce non si pente, perché il pentimento uccide. Egli si umilia, e rimedia al male che ha causato.
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