Scritta da: Silvia Cortellini
Voglio vivere abbastanza da poter morire con l'essenza della vita nel cuore.
Composta venerdì 8 luglio 2011
Voglio vivere abbastanza da poter morire con l'essenza della vita nel cuore.
Voglio vivere abbastanza da poter morire con l'essenza della vita nel cuore.
Non mi interessa la sua entità, ho solo bisogno di percepire un brivido, un delicato soffio di vento sulla pelle che lentamente mi sussulti il remoto. Delicatamente mi riesumi il sepolto.
Mentre il mondo invecchia la mia anima retrocede verso stati già vissuti, tortuosi e impenetrabili. Nuovamente si imbatte su me l'aspirazione più grande, la più bella delle manifestazioni in un contesto che proibisce la sua realizzazione. Destinato a restare un sogno represso o un incubo perpetuo, laddove giace l'immorale desiderio respinto dal mondo.
La ricerca costante della perfezione ci induce a perseguire un modello surreale e a screditare quello vivente. La perseveranza nell'idealizzare un prototipo atipico che sia a misura di noi rende gli uomini schiavizzati dal proprio mito immaginario e incapaci di apprezzare ciò che offre loro la vita.
Voglio tornare a sfiorare le ali delle farfalle, invidiare la loro bellezza e il loro spirito libero; voglio tornare a correre spensieratamente per i prati e sentire la dolcezza dell'erba che accarezza le mie gambe nude e la brutalità dell'ortica che le punge; voglio poter gioire nel vedere il primo fiore di primavera colorare uno spazio privo di luce; voglio cantare a squarciagola finché la mia musica non verrà udita da tutti e la mia voce non svanirà; voglio poter agire senza curarmi delle considerazioni altrui ed esprimere i miei pensieri senza ascoltare alcuna obiezione; vorrei che la notte fosse infinita in modo che l'oscurità celi ogni cosa e spinga anche i vili a trovare il coraggio di ricercarla per sopravvivere e che la luce diurna non splenda abbastanza per rivelare tutti i misteri del mondo risparmiando all'uomo la fatica di combattere incessantemente per scovarli.
L'amore è un brivido che ti sfiora l'anima; è un sentimento senza volto e senza nome che ci pervade involontariamente rendendoci disarmati dinanzi al suo potere e testimoni del suo volere. L'amore è colui, che solo può colmare il vuoto inspiegabile situato nell'antro più profondo della nostra anima che inevitabilmente e, consapevolmente o meno, sorge quando essa ne è priva.
Eh, già... la felicità. Questo gran parolone e stato d'animo che ci riscalda il cuore donandoci benessere e serenità. Non chiedetevi per quanto durerà o se realmente abbiate il diritto di viverla: vivetela finché il suo sapore sarà intenso; vivetela finché renderà luce alla vostra anima; vivetela finché essa colmerà il vostro viso di sorriso: perché "Nella vita si può possedere tutto ma non avere nulla, ma si può sorridere e non desiderare niente di più".
Mi viene da ridere nel vedere la semplicità con la quale l'essere umano riesce a stravolgere la propria vita in un nano secondo senza prendere il tempo necessario per appurare di stare agendo o meno per il meglio... e gioisco nel vedere me stessa analizzare attentamente ogni singola apparizione nella mia vita, scrutandola, fino a scorgere alla sua più invisibile entità, perché mi concederò il privilegio di poter scegliere, ed io, allora, sorriderò... e sono sicura che il mio, sarà un sorriso che perdurerà nel tempo...
Non si può dire di aver dimenticato qualcosa quando le distrazioni quotidiane ti distolgono dal pensarla, ma quando restando sola, il tuo pensiero, non si imbatte più in essa.