Scritta da: Silvia Nelli
Le amicizie più belle sono quelle dei piccoli. Sono sincere, disinteressate e senza convenienza. Sanno perdonare, ricominciare e dare priorità solo all'amicizia.
Composta sabato 2 marzo 2013
Le amicizie più belle sono quelle dei piccoli. Sono sincere, disinteressate e senza convenienza. Sanno perdonare, ricominciare e dare priorità solo all'amicizia.
Chiamo amici quelle persone che non mi cercano quando non sanno che fare, dove andare e hanno bisogno di me. Chiamo amici quelle persone che hanno bisogno di me per divertirsi, per piacere, per spensieratezza e semplicemente per il gusto e la gioia di avermi con loro.
Ho lasciato andare persone a cui tenevo solo ed esclusivamente per orgoglio. Ho capito spesso tardi quanta importanza avessero nella mia vita e quanto valore avesse la loro presenza. Mi sono sentito perso a volte, dentro qualcosa che nemmeno io so spiegare. È successo così quando te ne sei andata; si è spento qualcosa in me, si è spento da solo quando mi è mancata la tua mano che stringesse la mia. Quando ho capito che anche ciò che ritenevo inutile era essenziale. Ecco perché non si deve mai sottovalutare niente nella vita, perché molte cose prendono sostanza e forma proprio quando non le abbiamo più.
Prima ti danno ragione e poi ti puntano il dito contro. Prima ti leccano il culo e poi ti pugnalano alle spalle. Ah! Gli ipocriti!
Non temere mai i fantasmi, ne quelli veri ne quelli del passato. Quelli del passato stanno dietro te e quelli veri non esistono. Ricorda abbi paura di chi da dietro te potrebbe pugnalarti alle spalle. Abbi paura dei vivi, non dei morti!
La rabbia porta a dire molte cose, ma quando si persevera non è più rabbia ma cattiveria!
Impara che non tutti quelli che ti sorridono sono amici.
Essere ribelli, a volte testardi non è un difetto. Anzi, spesso un grande pregio che pochi hanno. È il coraggio di essere se stessi fino alla fine senza mai cedere alla tentazione di un compromesso. È la libertà e il coraggio di portare a termine i propri sogni e ciò in cui si crede veramente.
Il dolore non mi ha mai fatto paura. Il dolore però mi rende vulnerabile e mi disarma quando diventa l'unica prospettiva perché non hai più ragioni per cui lottare. Il dolore diventa accettazione o rassegnazione quando improvvisamente le cose diventano chiarissime.
Provare a comprarmi serve a poco. Non ho appeso al cuore un cartellino con un prezzo. Non sono in vendita e nemmeno a sconto. Porto nell'anima valori e principi che sono l'unica chiave di tutte le porte.