Scritta da: Silvia Nelli
in Frasi & Aforismi (Destino)
Quando incontri qualcuno che ti capisce anche quando non dici niente, stai certo che hai avuto uno dei più grandi regali che il destino potesse farti.
Composta lunedì 15 aprile 2013
Quando incontri qualcuno che ti capisce anche quando non dici niente, stai certo che hai avuto uno dei più grandi regali che il destino potesse farti.
Ti fai tremila problemi e poi arriva il giorno in cui dici: "Ma chi se ne frega"! E cominci a vivere la tua vita in base a ciò che vuoi tu e non in base a ciò che vogliono gli altri.
Grazie, ma io alla ricchezza esteriore preferisco salvaguardare quella interiore. Quella mi appaga la coscienza, l'altra no!
Pensando a tutti spesso ho dimenticato me. Adesso mi ricorderò di me e poi valuterò a chi vale la pena pensare.
Sei solo le briciole di ciò che vuoi far credere di essere. Anzi forse nemmeno l'ombra di esse, perché anche una briciola ha più dignità di te. Tu sei l'oscura parte della falsità e della menzogna. Sei il lato marcio di una mela chiamata mondo. Tra l'essere come te e la morte sceglierei la morte!
Volte le spalle a chi non merita la mia presenza, la mia comprensione, la mia attenzione e soprattutto a chi pretende che per "cause" loro io le volti a me stesso.
Camminare da sola non mi ha mai fatto paura. Ci sono stata da sola, mi sono ascoltata, cambiata, distrutta e ricostruita. Niente paura, nessun timore o crollo. Ero comunque io a sceglierlo, io a volerlo. Quello che mi fa paura è scegliere qualcuno a cui camminare accanto e sentirmi sola e persa in balia di un sentimento di cui non posso fare a meno, dipendente da una presenza a cui non posso rinunciare. Questo sì. Questo mi fa paura.
Fin da piccola mi hanno insegnato a proteggere le persone che per me hanno importanza e valore, ma mi hanno anche insegnato a proteggere me stessa andandomene laddove riscontro non c'è. Mi è stato detto: "Dai il massimo, ma di fronte al minimo continua pure a voler bene, in silenzio... Poi senza rancore voltati e vattene"!
Sono più spaventata all'idea di stare tra le braccia di qualcuno e fidarmi nuovamente, che restare da sola ad ascoltare il silenzio che spesso quei piccoli vuoti, bisogni o mancanze ci fanno sentire. Ascoltarli per poi distrarsi e fare finta di niente fa meno male della sensazione che lascia una pugnalata ricevuta inaspettatamente da colui di cui ti sei fidata.
Non è vero che non sono sensibile, sono solo qualcosa di meraviglioso, dimenticato per troppo tempo dietro li altissimi muri che le delusioni hanno costruito. Muri che non sono mai stati scalfiti da qualcuno che fosse in grado di guardarci oltre. Muri che nessuno ha mai trovato la forza di abbattere. Poco conta quanto siano alti, quando il volere spinge il muro si sgretola.