Non c'è nulla che spaventi di più l'uomo che prendere coscienza dell'immensità di cosa è capace di fare e diventare.
Composta giovedì 27 gennaio 2011
Non c'è nulla che spaventi di più l'uomo che prendere coscienza dell'immensità di cosa è capace di fare e diventare.
Anche l'uomo più miserabile è in grado di scoprire le debolezze del più degno, anche il più stupido è in grado di scoprire gli errori del più saggio.
Auschwitz inizia ogni volta che si guarda un mattatoio e si dice: sono soltanto animali.
La guardai. La guardai. Ed ebbi la consapevolezza, chiara come quella di dover morire, di amarla più di qualsiasi cosa avessi mai visto o potuto immaginare. Di lei restava soltanto l'eco di foglie morte della ninfetta che avevo conosciuto. Ma io l'amavo, questa Lolita pallida e contaminata, gravida del figlio di un altro. Poteva anche sbiadire e avvizzire, non mi importava. Anche così sarei impazzito di tenerezza alla sola vista del suo caro viso.
Era Lo, semplicemente Lo, ritta sul suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita.
Eravamo insieme.
Tutto il resto del mondo l'ho scordato.
Finché possiamo dire: "quest'è il peggio", vuol dir che il peggio ancora può venire.
Siamo della stessa sostanza dei sogni.
We are such stuff as dreams are made on.
Rinuncia al tuo potere di attrarmi ed io rinuncerò alla mia volontà di seguirti.
Con la tua immagine e con il tuo amore, benché assente, sei ogni ora presente.
Non puoi allontanarti oltre il confine dei nostri pensieri, perché noi siamo ogni ora con essi, ed essi, con noi.