Scritta da: Samuele Dal Ben
Pensavo al poco che avrei da offrirle e al tanto che avrei potuto ricevere.
dal libro "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón
Pensavo al poco che avrei da offrirle e al tanto che avrei potuto ricevere.
Si finisce per diventare ciò che si vede negli occhi di quelli che di desiderano.
L'essere umano crede come respira, per sopravvivere.
Dimmi di cosa ti vanti e ti dirò di cosa sei privo.
Non posso morire, dottore. Non ancora. Ho delle cose da fare. Poi avrò tutta la vita per morire.
Il tempo mi ha insegnato a non perdere mai la speranza ma anche a non farvi troppo affidamento, perché è vanitosa e crudele, senza consapevolezza.
Potrei dirle che è malato di cuore ma in realtà sta morendo di solitudine. I ricordi non lasciano scampo.
"E conserva i tuoi sogni" disse Miquel. "Non puoi sapere quando ne avrai bisogno."
Il mondo non verrà distrutto da una bomba atomica, come dicono i giornali, ma da una risata, da un eccesso di banalità che trasformerà la realtà in una barzelletta di pessimo gusto.
"Sai qual è il bello dei cuori infranti?" Domandò la bibliotecaria.
Scossi la testa.
"Che possono rompersi davvero soltanto una volta. Il resto sono graffi."