Scritta da: BOLABOOKS
C'è un istinto, però, che non riesco a sopire: quando sento l'odore del sangue non posso trattenermi, devo ballare.
Composta domenica 5 giugno 2016
dal libro "Solo il tempo di morire" di Paolo Roversi
C'è un istinto, però, che non riesco a sopire: quando sento l'odore del sangue non posso trattenermi, devo ballare.
Non è ancora nato quello che mi seppellirà. E se anche arriva io sono pronto, ho tutto il tempo del mondo, anzi mi manca solo il tempo di morire.
Il tempo dei sentimentalismi, se mai c'è stato, è finito per sempre.
Ovunque c'è un grande nemico, potenzialmente c'è anche un ottimo socio.
Vorrebbe piangere. Le donne di carattere quando s'incazzano sul serio piangono, così si ricaricano. Glielo diceva sempre sua nonna e c'è del vero. Certi insegnamenti valgono oro.
Sapere e non agire è come non sapere.
La protesta era una forma di igiene sistematica, depurante e lubrificante. Dimostrava ulteriormente per la decimillesima volta, la forza innovativa della cultura di mercato, la sua capacità di adattarsi alle estremità flessibili, assorbendo ogni cosa interno a sé.
Si pensa che il mondo sia qualcosa di autosufficiente. Ma nulla è autosufficiente. Ogni cosa fa parte di qualcos'altro.
Per quanto si possa scendere in basso l'essenziale è mantenere il dominio di sé.
È in uno sforzo assiduo e costante, simile allo scorrere dell'acqua, che si può trovare la stabilità mentale, non dal fuoco d'artificio della felicità. La preghiera per me è acqua non fuoco.