Scritta da: Marianna Mansueto
in Frasi & Aforismi (Amore)
Non riesco... a staccare gli occhi da lui.
dal libro "Arrivare a te" di Shiina Karuho
Non riesco... a staccare gli occhi da lui.
Visto che è la prima volta che mi sento così, non so esattamente che sentimento sia.
Non sono sicura di cosa si tratti, ma se dovessi sceglierne uno... sarebbe bello se... se fosse amore.
Voglio che sia amore.
Davvero io... fortemente con tutto il mio cuor... voglio che sia amore.
I miei occhi... non lo abbandonano mai. Ogni volta che realizzo quello che sto facendo, i miei occhi stanno guardando lui...
Non riesco a guardare nessun altro... mi ritrovo a pensare a lui per tutto il tempo, e il suo viso appare sempre nella mia testa prima di andare a dormire.
Non mi sono mai sentita così nei confronti di nessuno prima d'ora, quindi ho pensato che questi sentimenti fossero davvero speciali.
Uno crede che una volta che le cose vanno bene, che hanno preso l'anda della felicità, la strada sarà sempre in discesa, basta prendere più spinta e la goduria aumenta, diventa vertiginosa, e si sarà sempre più felici finché si raggiunge il trampolino della fortuna e si vola nel nirvana del perfetto culo.
Non è così.
Subito dossi, cunette, sassi in mezzo alla strada, e sbandate fuori dai tornanti. E davanti a noi una gran salita che non si vede la cima.
Dentro un raggio di sole che entra dalla finestra, talvolta vediamo la vita nell'aria. E la chiamiamo polvere.
Per ribellarsi occorrono sogni che bruciano anche da svegli, occorre il dolore dell'ingiustizia, la febbre che toglie all'uomo la malattia della paura, dell'avidità, del servi.
Mica posso piangere e ridere in mezzo alla strada, la gente vuol parlare. E se nessuno ti parla, allora ti tocca pensare.Commenta
Ognuno di noi deve sognare di fare grandi cose, ed essere unico e cercare di diventare speciale, ma ci sarà sempre il momento in cui gli servirà l'aiuto di qualcuno.
Quanti cristi inchiodati a una sedia o a un letto la gente scavalca, per inchinarsi a un cristo di legno. Quanti sacrifici dimenticati, per ricordarne uno. Se mi facessero entrare in una chiesa, griderei: smettete di guardare quell'altare vuoto. Adoratevi l'un l'altro.
Le cose muoiono: questa è la prima cosa che non puoi cancellare, una volta che l'hai davvero scoperta. Le cose guariscono, le cose ricominciano, le cose tornano. Questa è una cosa bella da tenere in testa, ma non la puoi avere sempre, la speranza fa il gioco del sole nel bosco, sparisce, riappare un attimo, poi di nuovo è ombra e oscuro.