Scritta da: Sonia Rendina
in Frasi & Aforismi (Libri)
Tutto di me può essere detto, ma nulla può essere provato.
dal libro "Donna d'onore" di Sveva Casati Modignani
Tutto di me può essere detto, ma nulla può essere provato.
So che ho il corpo di una fragile donna, ma ho il cuore e la tempra di un re.
Soltanto gli imbecilli non cambiano mai opinione.
Sapete cos'è un principe ebreo, vero?
(A questo punto inarco le sopracciglia).
Se non lo sapete, vi insegno un modo semplicissimo per riconoscerlo. Basta una sola domanda. "Dov'è il burro?" (Una lunga pausa, per permettere all'ilarità di diffondersi tra il pubblico).
Bene, sappiamo tutti dove si trova il burro, non è vero? (Sorrisetto).
Il burro è nel frigorifero, nell'apposito scomparto, all'interno della porta, su cui c'è scritto "burro".
(Altra pausa).
Il principe ebreo, quando chiede dov'è il burro, in realtà intende dire: "Portami il burro", ma siccome è troppo furbo per scoprirsi fino a questo punto, aggira l'ostacolo chiedendo: "Dov'è?".
(Pausa).
E se gli dite: (Urlando).
"è nel frigo..."(Con voce normale)
e lui va a vedere, a questo punto si verifica un fatto interessante, un fenomeno fisiologico che non è ancora stato studiato a sufficienza.
(Pausa).
La luce del frigo sulla cornea del maschio provoca...
(Pausa)
la cecità. (Lunga pausa)
"Non riesco a vederlo", dice il principe ebreo. (Altra pausa)
Questo è solo uno dei tanti modi in cui la sua natura principesca si manifesta. Un altro è quello di chiedere: "c'è del burro?" (Pausa).
Sappiamo tutti di chi è la colpa se non ce n'è, vero?
(Altra pausa).
Quando è particolarmente abile, il principe ebreo mette le cose in modo da farvi credere che siano solo la vostra incredibile saggezza, la vostra perspicacia e la vostra creatività a interessargli. "Credi che ci starebbe bene un po' di burro con questo?" Domanda.
(Pausa).
"Questo" di solito è una fetta di pane tostato.
(Pausa).
Ho sempre pensato che il concetto di principe ebreo sia stato introdotto da un potenziale principe ebreo che non è mai riuscito a farsi portare il burro da sua moglie.
C'era una volta un ragazzino che odiava il Kreplech. Ogni volta che vedeva un pezzo di Kreplech nel brodo, gridava: "Aaah, il Kreplech!" Sua madre decise quindi di insegnargli a non avere paura del Kreplech. Lo portò in cucina e preparò un po' di pasta. "Vedi, è come una frittella", gli disse. "Come una frittella", ripeté il ragazzino. Allora la mamma prese della carne macinata e ne fece una pallina. "Vedi, è come una polpetta", gli disse. "Come una polpetta", ripeté il ragazzino. Poi la mamma avvolse la pasta attorno alla carne e la prese in mano. "Vedi, è come un raviolo", gli disse. "Come un raviolo", ripeté il ragazzino. Allora lei lasciò cadere il Kreplech nel brodo e mise il tutto davanti al ragazzino, il quale urlò: "Aaah, il Kreplech!".
L'uomo è come il vino: non tutti invecchiando migliorano, alcuni inacidiscono.
Tutto quello che vedete, lo devo agli spaghetti.
E tutto scompare... coscienza, memoria... anche il tempo... mentre sprofondiamo nel vortice caldo. Intenso. Dell'amore. Le stelle impallidiscono e si allontanano negli spazi eccelsi, mentre pallidi ci stringiamo, come se volessimo prendere ciascuno... l'anima dell'altro.