Scritta da: dangerousstar
in Frasi & Aforismi (Arte)
Quando in arte si sono sfruttate tutte le combinazioni della fantasia, si torna alla natura.
dal libro "Anna Karenina" di Lev Nikolaevic Tolstoj
Quando in arte si sono sfruttate tutte le combinazioni della fantasia, si torna alla natura.
- Qualsiasi guadagno che non corrisponde al lavoro impiegato è disonesto.
- e chi definisce la corrispondenza?
- Il guadagno per via disonesta, dovuto all'astuzia - disse Levin, sentendo di non essere in grado di definire con chiarezza la demarcazione tra onesto e disonesto - come il guadagno degli sportelli bancari - proseguì. - Questo male, l'accumulazione di enormi patrimoni senza lavoro e com'era al tempo degli appalti, si è limitato a mutare di forma. "Le roi est mort, vive le roi". Non hanno fato a tempo a eliminare gli appalti che sono comparse le banche; si tratta sempre di guadagno senza lavoro.
Com'è possibile che non trovi irritante proprio questa ostentazione? Tutte queste persone, come i nostri esattori, fanno i soldi in modo tale che, mentre li guadagnano, si meritano l'altrui disprezzo, non tengono in alcuna considerazione questo disprezzo e poi, con i quattrini guadagnati in maniera disonesta, si affrancano del disprezzo di prima.
"Lo sapevo, lo sapevo!", ripeté il bambino con la sua frase favorita.
Si può restare seduti per ore, incrociando le gambe, sempre nell'identica posizione, se si sa che nessuno c'impedisce di cambiare questa posizione, ma se si sa che si deve rimanere così, senza scampo, allora cominceranno i crampi e le gambe diventeranno impazienti di muoversi.
Il padre e il professore erano tutt'e due scontenti di Sereza, e infatti il ragazzo studiava male. Ma non si poteva dire che fosse poco intelligente. Al contrario, era più intelligente di tutti quei ragazzi che il professore gli portava ad esempio. Ma non poteva imparare quel che gl'insegnavano perché nella sua anima c'erano bisogni differenti da quelli che supponevano i suoi maestri. Aveva nove anni, era ancora un bambino, ma conosceva la sua anima e la proteggeva come la palpebra protegge l'occhio, e non vi lascia entrare nessuno che non avesse la chiave dell'amore. I maestri si lamentavano che non volesse studiare, ma la sua anima era assetata di sapere. E imparava da Kapitonyc, dalla bambinaia, da Nadenka, da Vasilij, e non dai maestri.
L'allegria e la tenerezza che brillavano negli occhi di Sereza si spensero sotto lo sguardo del padre, e il bambino chinò il capo. Il padre prendeva con lui sempre quello steso tono che Sereza ben conosceva e che aveva anche imparato a imitare: gli parlava - così sembrava a Sereza - come se si fosse rivolto a uno di quei ragazzi immaginari che si trovano nei libri e che non somigliano ai veri ragazzi. E Sereza si sforzava, quand'era col padre, di parere uno di quei ragazzi dei libri.
Egli era attirato dallo sguardo innamorato di lei come una pianta è attirata dalla luce.
Karenin, come la contessa, come tutti coloro che seguivano queste dottrine, era privo di quella profondità di pensiero che obbliga a cercare nella realtà una base alle proprie certezze, sicché non trovava nulla d'inverosimile a che la morte esistesse per i miscredenti, ma non per lui, e che il peccato non esistesse per chi ha fede, e che quindi egli potesse essere sicuro fino da questa vita della salvezza dell'anima sua nell'altra.
- Gli intriganti hanno sempre bisogno di inventare un partito pericoloso. È un vecchio gioco. No, ci vuole al governo un partito di persone indipendenti come te e me.
- Ma perché poi? - Vronskij nominò alcuni personaggi importanti - Questi non sono mica indipendenti?
- Non lo sono perché non hanno avuto fin dalla nascita l'indipendenza materiale e non sonon vissuti accanto al sole come noi. Questi si possono comprare col denaro o con gli onori. E per mantenersi al potere essi debbono crearsi una linea da seguire, nella quale essi medesimi non credono e che è nociva: ma è il solo mezzo che abbiano per ottenere una casa dello Stato e un lauto stipendio. Cela n'est pas plus fin que ca, quando guardi il loro giuoco. Forse io sono più stupido di loro benché non veda perché dovrei essere più stupido di loro. Ma io e te abbiamo un vantaggio su di loro: cioè, è più difficile comprarci.
E perciò uomini come noi sono necessari.